Nel mondo di Overlord, niente è mai bianco o nero. Ogni scelta, anche quella che sembra giusta, porta con sé una scia di ombre. Il film Capitolo del Santo Regno conferma questa regola non scritta e alza il livello, portando sullo schermo una delle saghe più dure e drammatiche dell’intera serie.
Il Santo Regno, da sempre orgoglioso della propria fede e delle mura invalicabili, si ritrova improvvisamente vulnerabile. Jaldabaoth, un demone spietato, attacca con un esercito di semiumani, costringendo la nobiltà religiosa del regno a fare ciò che avrebbe sempre ritenuto impensabile: chiedere aiuto a un non-morto.
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Ainz Ooal Gown: alleato o dominatore?
Ainz non è un salvatore. Non lo è mai stato. Ma è potente, calcolatore, e pericolosamente razionale. Quando il Santo Regno chiede il suo aiuto, Ainz non agisce per bontà o compassione. Lui osserva, analizza, calcola. E poi agisce, ma alle sue condizioni.
L’alleanza tra Ainz e i paladini del regno è il fulcro di tutto il film. È una tensione continua tra due filosofie opposte: da un lato la fede cieca, dall’altro il controllo assoluto. Tra questi estremi, personaggi come Neia si muovono con crescente consapevolezza, diventando testimoni – e simboli – di un mondo che non è più quello dei buoni contro i cattivi.
Guerra, fede, identità
Ciò che colpisce di Capitolo del Santo Regno non è solo la spettacolarità delle battaglie – che ci sono, e sono animate con cura – ma il modo in cui vengono caricate di significato. Le guerre in Overlord non sono mai solo scontri tra eserciti, ma collisioni ideologiche, morali, filosofiche.
Remedios, la comandante dei paladini, è un esempio perfetto di quanto la fede possa diventare accecante. Le sue decisioni sono guidate da ideali che, in un mondo come quello di Overlord, rischiano di sembrare più dannosi che eroici. E proprio per questo, il film riesce a scavare nella natura ambigua della giustizia.
Un film che parla anche a chi non conosce Overlord
Non serve aver visto tutte le stagioni dell’anime per godersi questo film. La storia è autoconclusiva, pur mantenendo continuità con l’universo narrativo principale. Chi conosce già Ainz e il suo regno potrà cogliere sfumature aggiuntive, ma anche i nuovi arrivati si troveranno davanti a un racconto maturo, pieno di conflitti morali e domande scomode.
Conclusione
Overlord – Capitolo del Santo Regno è molto più di un film tratto da una serie anime. È una riflessione dura e tagliente sul potere, sulla religione, sulla perdita dell’innocenza. È la dimostrazione che anche un fantasy può parlare del mondo reale, quando rinuncia al manicheismo e abbraccia la complessità.
Per chi cerca una storia oscura, potente, dove l’epicità convive con l’amarezza, questo film è assolutamente da vedere. E per i fan di Overlord, è semplicemente un tassello imperdibile.