Dopo aver affrontato zombie, licantropi e alieni, Zed e Addison tornano in un contesto completamente nuovo: niente scuola, niente Seabrook, ma un campo estivo pieno di mistero. In Zombies 4 – L’Alba dei Vampiri, i protagonisti passano dal ruolo di studenti a quello di counselor, ma si trovano presto coinvolti in una nuova sfida: mediare un conflitto millenario tra vampiri e una nuova razza soprannaturale, i “daywalker”.
Il film mantiene lo stile inconfondibile del franchise Disney: atmosfere brillanti, canzoni originali, e quel messaggio sempreverde di accettazione dell’altro che ha reso popolare la saga. Ma riesce a dire qualcosa di nuovo?
Trama e ambientazione
Tutto parte con un guasto inaspettato al furgone che doveva portare Zed e Addison in due campi distinti. I due si ritrovano invece in un campo misterioso, dove incontrano due fazioni opposte: da un lato i vampiri tradizionali, orgogliosi della loro identità; dall’altro i daywalker, giovani con poteri simili ma meno accettati e costretti a nascondersi.
Al centro del conflitto, una pianta leggendaria – la Blood Fruit – e il controllo della sua energia. Ma come da tradizione, sarà l’incontro tra mondi, l’ascolto e la comprensione reciproca a smuovere le dinamiche e portare a un finale di cooperazione e armonia.
Cast e personaggi
Milo Manheim e Meg Donnelly tornano con naturalezza nei panni di Zed e Addison. La loro complicità funziona, e i personaggi – ormai maturi – si ritagliano un ruolo da mentori, lasciando spazio anche a nuovi volti.
Nova e Victor, interpretati dai giovani Freya Skye e Malachi Barton, sono le vere novità: lei solare e determinata, lui ombroso ma curioso, rappresentano il cuore emotivo del film. Attorno a loro, vecchie conoscenze e nuove alleanze rendono il campo estivo il palcoscenico perfetto per il conflitto (e la riconciliazione) tra creature della notte.
Colonna sonora e stile visivo
La musica, come sempre, è parte integrante del DNA di Zombies. Questo quarto capitolo presenta nove nuove canzoni, spaziando tra pop, electro e accenni rock. Alcuni brani colpiscono subito, altri richiamano atmosfere dei film precedenti, ma nel complesso il ritmo è ben gestito e le coreografie sono vivaci e coinvolgenti.
A livello visivo, si nota una cura particolare nelle scenografie del campo, con toni più cupi rispetto agli episodi precedenti, ma senza mai abbandonare il mood colorato e familiare del brand.
Cosa funziona
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Inclusione e allegoria: ancora una volta, il film usa creature fantastiche per parlare di diversità, identità e convivenza.
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Nuovi protagonisti: Nova e Victor danno freschezza alla formula, e aprono la porta a possibili sviluppi futuri del franchise.
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Energia e coerenza: nonostante sia il quarto capitolo, Zombies 4 resta coerente con il tono e i messaggi che l’hanno reso un successo tra i giovani.
Dove zoppica
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Ripetitività: la struttura narrativa è ormai prevedibile e segue lo schema dei capitoli precedenti senza grandi variazioni.
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Personaggi secondari deboli: a fronte di nuove interessanti aggiunte, molti personaggi storici sembrano in pausa, privati di veri archi narrativi.
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Finale affrettato: la risoluzione del conflitto arriva in modo forse troppo repentino, con poca tensione reale nel climax.
Considerazioni finali
Zombies 4 – L’Alba dei Vampiri è un film che non sorprende, ma conforta. Piace a chi conosce già la saga, diverte con i suoi numeri musicali, e trasmette messaggi positivi con leggerezza. Meno scolastico, più mistico, questo capitolo estivo amplia il mondo di Seabrook mantenendo viva la sua anima, anche se a volte con il pilota automatico.
Il nostro voto
★★★☆☆ 3 su 5
Colorato, coerente, divertente. Non rivoluziona la saga, ma la porta avanti con dignità e un po’ di (buona) nostalgia.