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28 settimane dopo: recensione del sequel horror tra virus e caos militare

  • Categoria dell'articolo:Recensioni film

28 settimane dopo riprende gli eventi sette mesi dopo il devastante focolaio del Rage Virus. L’esercito statunitense istituisce una “zona verde” in una Londra evacuata per ricostruire la normalità. Ma quando due bambini, inconsapevoli, reintroducono il virus, il caos esplode di nuovo tra le strade della città.

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Lotta per la sopravvivenza tra errori umani

La trama segue Don e Alice, una coppia sopravvissuta che cerca di riunirsi con i figli all’interno della zona sicura. Tuttavia, tradimenti, decisioni affrettate e ragioni emotive innescano un nuovo disastro. Il film mescola suspense familiare e critica al militarismo che tenta di gestire una crisi biologica con metodi autoritari.

Tensione visiva e horror realistico

Il sequel mantiene l’atmosfera disturbante del primo film: zombie veloci, inquadrature nervose, luci basse e colori desaturati. Pur con un budget più vasto, la regia alterna scene di azione urbana a momenti raccapriccianti di violenza “pratica”, ponendo l’accento sul dolore umano più che sugli effetti speciali.

Cosa funziona

  • Approccio viscerale all’horror: la violenza è brutale e disturbante.

  • Ambientazione disturbante: Londra vuota diventa protagonista di un incubo urbano.

  • Critica al militarismo: l’esercito appare efficiente ma emotivamente instabile.

Dove inciampa

  • Mancanza di profondità emotiva: il film è più action che drama; i personaggi faticano a trovare dimensione psicologica.

  • Trama prevedibile: i motivi narrativi sembrano funzionali più che sorprendenti.

  • Sceneggiatura forzata: alcune svolte servono l’effetto visivo più del realismo emotivo.

Bilancio finale

28 Weeks Later è un buon sequel visivo e adrenalinico, ma rimane inferiore all’originale. Offre momenti di grande tensione e gore, ma manca di quella forza emotiva che ha reso 28 Days Later un cult. Può sorprendere in termini discreti per appassionati del genere.

Il nostro voto

★★★☆☆ 3 su 5
Un sequel solido nella forma, ma narrativamente poco originale: interessante per gli appassionati horror, ma non indispensabile.


✅ Pro & ❌ Contro

✅ Aspetti positivi ❌ Aspetti negativi
Suspense e gore sanguinoso e autentico Scarsa profondità nei personaggi
Impatto visivo di città deserta e militari Trama prevedibile e un po’ generica
Temi di crisi sanitaria e autoritarismo efficaci Manca carica emotiva del film originario

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