Al momento stai visualizzando High Potential – Genio, polizia e misteri in una mamma con IQ 160

High Potential – Genio, polizia e misteri in una mamma con IQ 160

High Potential è una serie drammatica-procedurale americana creata da Drew Goddard e trasmessa da ABC, che propone un twist originale sul classico “poliziotto e consulente esterno”. Al centro della storia troviamo Kaitlin Olson nel ruolo di Morgan Gillory, una mamma single di tre figli con un QI di 160 che lavora come addetta alle pulizie alla divisione “Major Crimes” del Los Angeles Police Department (LAPD). Quando risolve un caso complesso grazie al suo modo insolito di vedere gli indizi, viene reclutata come consulente civile.

La serie è basata sul formato francese-belga HPI (Haut Potentiel Intellectuel) e rinnova il genere crime con una protagonista che rompe lo schema.

Disponibile in streaming su Altadefinizione.

Trama della Stagione 1

Morgan Gillory vive una vita difficile: madre single con tre figli, sgombra case per il LAPD di notte, e sente di avere un potenziale intellettivo inespresso. Un giorno, durante uno dei suoi turni di pulizia, accidentalmente sposta il fascicolo di un caso irrisolto e nota qualcosa che gli investigatori avevano ignorato.
Il detective Adam Karadec (Daniel Sunjata) viene incaricato di lavorare con Morgan quando la sua capacità di “mettere ordine” e dedurre dettagli fa breccia nel capo divisione, la tenente Selena Soto (Judy Reyes).
Parallelamente, Morgan porta avanti una vicenda personale: il padre del suo figlio maggiore (Roman) è scomparso quindici anni prima e lei non ha mai smesso di cercarlo. Nel corso della stagione, Morgan e Karadec affrontano vari casi – rapimenti, frodi, omicidi – mentre la sua posizione all’interno della squadra è sempre un filo teso tra accettazione e diffidenza. Alla fine della stagione emergono grandi interrogativi: il caso della scomparsa di Roman si riapre, Morgan è sempre più coinvolta nei processi investigativi e le dinamiche familiari saltano in primo piano.


Trama della Stagione 2

Nella seconda stagione, la storia si fa più ampia e personale. Morgan entra davvero a far parte della squadra come consulente ufficiale e le sue capacità diventano asset fondamentali ma anche vulnerabili. Vengono introdotti nuovi personaggi e nuove minacce: tra questi un serial murderer che si fa chiamare “Game Maker” e la rivelazione che Roman potrebbe non essere morto come Morgan pensava. Le indagini continuano a essere caso-by-caso, ma c’è un filone narrativo trasversale: la famiglia di Morgan, il ritorno della figura di Roman, e la tensione tra lavoro e vita privata. Il rapporto con Karadec si evolve, la tenente Soto deve gestire nuove pressioni, e Morgan deve conciliare l’essere madre, professionista e “genio non convenzionale”. La seconda stagione punta a dare risposte ai cliffhanger della prima, ma senza rinunciare a nuove sorprese.


Temi principali

  • Potenziale nascosto & intelligenza non convenzionale: Morgan è un’altissima intelligenza, ma scritta come una donna comune che ha dovuto adattarsi alla vita. Il tema è “cosa succede quando il talento non trova spazio”.

  • Famiglia & equilibrio lavoro-vita privata: essere madre, lavorare in un ambiente duro come il crimine, gestire figli, scomparsi e relazioni.

  • Legge, ordine e metodi alternativi: la classica rigida procedura investigativa (Karadec) contrapposta all’intuizione e all’osservazione libera (Morgan).

  • Mistero personale e trama seriale: oltre ai casi settimanali, c’è un filone continuativo che riguarda la scomparsa di Roman e i segreti della comunità dell’LAPD.

  • Arroganza del sistema vs voce diversa: Morgan sfida i pregiudizi – è una donna di colore, madre single, addetta alle pulizie – ma si rivela la risorsa più preziosa.


Regia, cast e messa in scena

La regia e la produzione sono curate: ogni episodio dura circa 40-44 minuti, perfetti per il formato procedurale televisivo. Il cast è forte: oltre a Kaitlin Olson e Daniel Sunjata, ci sono Javicia Leslie, Deniz Akdeniz, Amirah J, Matthew Lamb, Judy Reyes e, nella stagione 2, Steve Howey e Mekhi Phifer.
La fotografia alterna ambientazioni notturne del dipartimento di polizia, la vita domestica di Morgan e i casi di Los Angeles – creano un equilibrio tra il personale e il professionale. Il tono varia dal leggero all’intenso senza perdere coerenza: Morgan porta momenti di ironia e vulnerabilità, mentre i casi sono spesso drammatici e complessi.


Cosa funziona

  • Kaitlin Olson è sorprendente: porta carisma, humour, vulnerabilità e credibilità in un ruolo che richiede molto.

  • Il soggetto è fresco: “cleaner con QI altissimo che aiuta la polizia” non è classico, dà spazio a riff narrativi originali.

  • Il mix tra casi episodici e una trama longitudinale funziona: mantiene interesse e dà profondità al personaggio.

  • Buona produzione, cast solido e ritmo ben calibrato: è una serie che si presta sia a binge-watching che a visione settimanale.

  • Il tema famiglia/figli + lavoro è ben gestito: non solo “crime”, ma “crime + vita vera”.


Cosa lascia perplessi

  • Il formato procedurale è ancora presente: alcune storie possono sembrare familiari o prevedibili.

  • La gran quantità di elementi personali (scomparsa di Roman, famiglia di Morgan) può appesantire lo spettatore che semplicemente cerca “caso della settimana”.

  • A tratti la genialità di Morgan appare quasi sovrumana, e la sospensione dell’incredulità diventa necessaria.

  • L’equilibrio tra commedia leggermente umoristica e thriller drammatico non sempre regge: alcuni episodi “leggeri” possono stonare rispetto alla gravità degli altri.


Voto finale

8 / 10
High Potential è una serie che ha “alto potenziale” (gioco di parole voluto) e che lo sfrutta bene. Non perfetta, ma dotata di intelligenza, humour e cuore. È perfetta se amate i drammi polizieschi con un protagonista fuori dagli schemi, che porta freschezza nel genere.


✅ Pro & ❌ Contro

Pro

  • Premessa originale e coinvolgente.

  • Protagonista forte, ben scritta e interpretata.

  • Equilibrio tra vita privata e crimine, casi e personaggi.

  • Produzione televisiva di buon livello, cast ampio e credibile.

Contro

  • Qualche storia “episodica” meno incisiva.

  • Richiede attenzione per seguire sia casi sia filone personale.

  • Talvolta la genialità del protagonista appare forzata.

  • Se non amate i procedural, potreste trovarla troppo “serie crime” anche se con twist.