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Mayor of Kingstown – Il potere della prigione, la prigione del potere

Prodotta da Taylor Sheridan (Yellowstone, Sicario, Hell or High Water) e Hugh Dillon, Mayor of Kingstown è una delle serie più cupe e intense degli ultimi anni.
Ambientata in una città fittizia del Michigan, dove l’unica industria fiorente è il sistema carcerario, racconta il mondo di chi vive ai margini della legalità — poliziotti, detenuti, politici e intermediari — in una spirale di violenza e corruzione senza fine.

Disponibile in streaming su Altadefinizione.

Trama (senza spoiler eccessivi)

Kingstown è una città in cui sette carceri convivono nel raggio di pochi chilometri.
Qui la famiglia McLusky ha costruito il proprio potere come “mediatrice” tra il dentro e il fuori, tra il crimine e la legge.
Il protagonista Mike McLusky (interpretato da Jeremy Renner) eredita il ruolo di “sindaco” non eletto della città dopo la morte del fratello Mitch.
Mike non è un politico, ma un mediatore che gestisce corruzione, affari sporchi e compromessi morali per mantenere una fragile pace tra bande, prigionieri, polizia e autorità.

La serie segue la sua discesa nel baratro: mentre tenta di tenere tutto in equilibrio, Kingstown implode sotto il peso della violenza sistemica.
Con il passare delle stagioni, Mike diventa sempre più consapevole di essere prigioniero tanto quanto i detenuti che cerca di gestire.


Temi principali

  • Sistema carcerario come microcosmo del potere: il carcere è metafora della società, dove chi ha il potere lo esercita attraverso la paura.

  • Moralità e sopravvivenza: Sheridan mette in scena uomini costretti a scegliere tra il male e un male peggiore.

  • Famiglia e trauma: i McLusky non governano Kingstown, ne sono consumati.

  • Ciclo della violenza: la serie mostra come la violenza non si possa contenere: si sposta solo di cella in cella, di quartiere in quartiere.

  • Critica al sistema penitenziario USA: nessuno è libero davvero; nemmeno chi è fuori dalle sbarre.


Regia, cast e messa in scena

Jeremy Renner offre una delle migliori interpretazioni della sua carriera: un uomo logorato, freddo, ma profondamente umano nel suo cinismo.
Accanto a lui, ottimi Hugh Dillon, Taylor Handley e Dianne Wiest, che dà al racconto una dimensione quasi materna ma tragica.

La regia — con episodi diretti anche da Ben Richardson e Guy Ferland — è ruvida, asciutta, senza estetizzazioni. La fotografia usa toni freddi e metallici, la luce scarna delle città industriali del Midwest, e la colonna sonora sottolinea un’atmosfera di costante oppressione.

Sheridan, come già in Yellowstone, costruisce un universo morale in cui la violenza è linguaggio e il compromesso è legge.


Le stagioni

  • Stagione 1 (2021): introduce il mondo di Kingstown, il sistema di potere e la figura di Mike come anello di congiunzione tra i mondi.

  • Stagione 2 (2023): esplora le conseguenze della rivolta carceraria, con Mike costretto a fronteggiare caos, vendette e crollo dell’ordine.

  • Stagione 3 (2025): prosegue dopo l’attentato che apre nuovi equilibri criminali. Il trauma personale di Mike e le nuove alleanze fanno emergere una dimensione più psicologica e politica.


Valutazione generale

Pro Contro
Jeremy Renner straordinario: interpretazione intensa e credibile. Tono costantemente cupo e privo di leggerezza: non per tutti.
Scrittura di Taylor Sheridan: dialoghi taglienti e realismo crudo. La complessità delle trame può disorientare gli spettatori più casual.
Realismo e coerenza morale: il male non è giustificato, ma analizzato. Poca evoluzione dei personaggi secondari nel tempo.
Regia e fotografia impeccabili nel rendere l’oppressione sociale. La violenza, pur coerente, può risultare eccessiva o ripetitiva.
Ambientazione unica: la città-carcere è un personaggio a sé. Mancanza di un “vero cambiamento”: il ciclo di corruzione resta statico.

Voto finale

8,5 / 10
Mayor of Kingstown è un crime-drama cupo, potente e realistico. Sheridan e Renner costruiscono una serie in cui la speranza è una moneta fuori corso e la redenzione una trappola.
Non cerca di piacere a tutti, ma chi apprezza il suo tono crudo e coerente troverà una delle produzioni più solide della televisione americana recente.


🎬 Curiosità

  • La serie è ambientata in una città immaginaria del Michigan, ma girata prevalentemente a Toronto (Canada).

  • Jeremy Renner ha ripreso le riprese della terza stagione dopo il grave incidente con lo spazzaneve del 2023, tornando sul set nel 2024.

  • Mayor of Kingstown fa parte del “Taylor Sheridan Universe” insieme a Yellowstone, 1923, Tulsa King e Lioness.

  • La frase più ricorrente della serie, “Nobody wins in Kingstown”, riassume perfettamente la filosofia narrativa: in questo mondo, nessuno esce davvero vincitore.


Conclusione

Mayor of Kingstown non è una serie di evasione, ma un affresco spietato dell’America contemporanea.
È un racconto su come il potere corrompe e su come la violenza diventa linguaggio comune quando la società smette di credere nella giustizia.
Sheridan e Renner confezionano una serie durissima ma necessaria, che lascia addosso una sensazione di peso e verità.
Perfetta per chi ama i crime maturi, le atmosfere di Oz e The Wire, e le storie che non cercano eroi — ma solo sopravvissuti.