Cosa succede se trasformi l’Inferno in un musical, i peccatori in star e il peccato in una canzone orecchiabile?
Nasce Hazbin Hotel, la serie creata da Vivienne Medrano (VivziePop), già fenomeno virale su YouTube, che dopo anni di attesa è finalmente arrivata su Prime Video con una produzione targata A24.
È una serie animata, sì. Ma è anche un delirio visivo, una satira morale, una storia d’amore e una bomba di energia che canta a squarciagola il paradosso più grande: anche all’Inferno c’è chi sogna la redenzione.
Disponibile in streaming su Altadefinizione.
La principessa Charlie Morningstar, figlia di Lucifero, ha un sogno assurdo: trasformare l’Inferno in un posto migliore, dove le anime possano “riabilitarsi” invece di essere sterminate a ogni sovrappopolazione.
Per questo apre l’Hazbin Hotel, un “centro di riabilitazione per peccatori”.
Con lei ci sono Vaggie, la sua compagna e braccio destro, e Angel Dust, un porno-attore/demone tossicomane che rappresenta tutto ciò che Charlie vuole salvare.
Tra alleanze fragili, battaglie, canzoni esplosive e nemici affascinanti come Alastor, il Radio Demon, la serie diventa un circo animato dove ogni episodio è un concerto e un esorcismo insieme.
Cosa rende Hazbin Hotel diverso da tutto il resto
Il segreto è nel tono. Hazbin Hotel mescola musical Broadway-style, satira adulta, e dramma morale.
Le canzoni (tutte originali) sono perfettamente integrate nella trama — più Hadestown che Disney Channel — e l’animazione è un tripudio di colori psichedelici, linee art-deco e un design che grida “A24 meets Cartoon Network after dark”.
Sotto la superficie di ironia e sensualità, c’è però una riflessione seria: la possibilità di cambiare anche quando il mondo (o l’aldilà) ti considera irrecuperabile.
E questo è il motivo per cui, tra un tormentone e un verso diabolico, Hazbin Hotel riesce persino a commuovere.
Cast vocale e musica
Nel doppiaggio originale brilla Erika Henningsen (Charlie), accompagnata da Stephanie Beatriz, Amir Talai, Kimiko Glenn e Blake Roman.
Le performance vocali sono teatrali, ma sincere; ogni personaggio è definito tanto dal canto quanto dalle linee di dialogo.
Le musiche, curate da Sam Haft e Andrew Underberg, sono un punto di forza assoluto: si passa da numeri swing infernali a ballad tragiche senza perdere tono né ironia.
Cosa funziona e cosa no
| ✅ Cosa brucia bene | ❌ Cosa lascia l’odore di zolfo |
|---|---|
| Stile visivo travolgente, ogni frame è un poster. | Alcuni episodi sono troppo frenetici: troppa energia, poca respirazione. |
| Colonna sonora eccezionale, da ascoltare anche fuori dalla serie. | Il linguaggio e il ritmo possono risultare eccessivi per chi non ama l’humor dark. |
| Personaggi sfaccettati, ironici ma anche fragili. | I toni moralisti di Charlie rischiano di suonare ripetitivi nel lungo periodo. |
| Animazione e regia A24: raffinate, adulte, coerenti. | Alcuni archi narrativi secondari restano sospesi in attesa della stagione 2. |
Voto finale
8,5 / 10
Hazbin Hotel è una delle serie animate più originali e coraggiose degli ultimi anni.
Unisce estetica, musica e provocazione in modo unico, dimostrando che si può parlare di peccato e redenzione con leggerezza, intelligenza e un pizzico di glamour infernale.