Nel panorama dei thriller finanziari e di potere, Relay: Informazioni pericolose emerge per la sua freddezza calcolata e per la meticolosa costruzione di un mondo dove l’informazione non è verità, ma merce.
Il regista David Mackenzie (già noto per Hell or High Water) guida un cast internazionale in un labirinto di segreti, contratti e moralità franta.
Guardalo in streaming 4k gratis su altadefinizione
Tom (Riz Ahmed) è un “fixer” globale: mediatore invisibile che facilita accordi fra corporazioni corrotte e informatori pronti a vendere verità per denaro.
Risiede nell’ombra, con regole ferree: anonimato, profitto, controllo.
Ma quando una donna (Lily James) porta a lui un dossier esplosivo e chiede protezione, le regole vacillano.
Tom deve decidere: restare neutrale o diventare parte del rischio?
Il meccanismo delle manipolazioni, dei silenzi finanziati, del potere che compra verità si svela pezzo dopo pezzo, fino a un finale dove la domanda non è “chi ha ragione?” ma “chi può permettersi di dire la verità?”.
Temi principali
-
Verità come merce: l’informazione non è libera, ma acquistabile.
-
Potere e complicità: essere mediatori significa conoscere i segreti del mondo e parteciparvi.
-
Identità e anonimato: Tom è potente perché non è nessuno, fino a quando qualcuno lo fa uscire dal silenzio.
-
Etica compromessa: non ci sono eroi limpidi, solo pedine che scelgono chi servire.
-
Tensione invisibile: il vero pericolo è quello che non si vede, ma che muove tutto.
Produzione, cast e stile
Nel cast: Riz Ahmed (Tom), Lily James (Sarah), Sam Worthington, Willa Fitzgerald, Victor Garber.
Regia di Mackenzie: stile visivo sobrio, palette fredda, interni curati, luci basse. L’atmosfera è urbana, moderna, vestita bene — ma vestita per nascondere più che per mostrare.
Il montaggio alterna momenti quasi documentari a sequenze di tensione pura, con dialoghi essenziali e un ritmo che cresce fino all’ultimo atto.
Cosa funziona & cosa può lasciare perplessi
| ✅ Punti di forza | ❌ Limiti |
|---|---|
| Cast forte e credibile, in un contesto high-stakes internazionale. | La trama richiede attenzione: non è “thriller facile”, serve seguirlo. |
| Tema originale: l’informazione non come potere ideale, ma come asset – raro al cinema. | Alcune svolte sono prevedibili e mancano momenti di improvvisa sorpresa. |
| Stile visivo elegante e coerente: il mondo finanziario e dei segreti è reso bene. | Poco spazio alla “azione esplosiva”: chi cerca ritmo serrato potrebbe restare insoddisfatto. |
| Tensione costante che cresce senza bisogno di effetti speciali. | Il “fixer” protagonista rimane un po’ in ombra: avremmo voluto più profondità emotiva. |
Voto finale
7,9 / 10
Relay: Informazioni pericolose non è un film semplice o superficiale: è un thriller di potere, di informazione, di scelte.
Non brilla per originalità assoluta, ma per la cura e il coraggio con cui affronta un tema poco frequentato: cosa succede quando l’informazione diventa rischio e moneta.
Se sei disposto a seguirlo con attenzione, è una visione che paga.
In sintesi
Se cerchi un thriller moderno che non urla, ma sussurra minacce, questo è per te.
Se invece vuoi esplosioni, inseguimenti e salti al cardiopalma ogni cinque minuti — meglio cercare altrove.
Relay è meno esplosione e più taglio netto: un bisturi nella società segreta che non vuole essere svelata.
“Nel mondo dei segreti, chi fa silenzio non è innocente — è complice.”