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Death by Lightning (2025) – Il colpo che ha scosso una nazione

Quando pensi all’America del tardo XIX secolo, forse immagini saloon, frontiere, elezioni rocambolesche. Ma Death by Lightning vuole portarti dentro l’unico momento in cui tutto è andato in frantumi: il breve mandato del ventesimo presidente degli Stati Uniti, James A. Garfield, la sua ascesa, il colpo, la lenta agonia… e la smorfia della storia che ride dietro.
La miniserie creata da Mike Makowsky per Netflix non è un biopic convenzionale: è un thriller politico con radici profonde nell’identità nazionale, nell’ossessione e nella follia.

Disponibile in streaming su Altadefinizione.

James Garfield (interpretato da Michael Shannon) vive una carriera rapida: da contadino all’università, dall’Ohio al Congresso, fino alla Presidenza. Un patriota, un idealista, ma anche un uomo sveglio in un sistema marcio. Accanto a lui, la first lady Lucretia (Betty Gilpin) che tiene la famiglia al centro mentre il mondo scivola.
Poi c’è Charles Guiteau (Matthew Macfadyen): personaggio minore, fallito, ossessionato dal potere che non gli è stato concesso. Lui vuole un posto nell’orbita del potere, e quando lo rifiutano decide di prenderlo… con un proiettile.
Nel frattempo, dietro le quinte si agitano senatori corrotti, medici incompetenti, un vice­presidente (Nick Offerman) che ride ma sa – e la macchina dello Stato che procede, anche quando esplode.
In quattro episodi la serie racconta l’ascesa, l’assassinio, la malattia e la caduta, ma soprattutto punta sul perché e sul chi ha perso davvero. Non tanto “chi ha sparato”, ma “che cosa è stato ucciso”.


Temi principali

  • Ambizione dolente: Garfield voleva servire, non dominare. Guiteau voleva dominare perché teme di essere invisibile.

  • Il potere del fallimento: chi rifiuta di rinunciare, anche sapendo di essere perdente, a volte scrive la storia con sangue.

  • La verità non basta: un colpo, un’infezione, una nazione che non capisce… la verità viene dopo.

  • Sistema vs idealismo: la politica è un teatro di compromessi, e il teatro può uccidere.

  • Storia dimenticata / attualità sottile: la miniserie non è solo su Garfield, è su cosa succede quando un “piccolo uomo” decide di fare una “grande cosa”.


Produzione, cast e stile

Il cast è potente: Michael Shannon nel ruolo di Garfield, Matthew Macfadyen come Guiteau, Nick Offerman nel ruolo del vice Chester Arthur, Betty Gilpin come Lucretia Garfield e altri nomi solidi.
Regia e ambientazione lavorano con cura: si respira la fine del secolo XIX, ma senza trasformarlo in antiquariato. La fotografia è elegante e cupa, la scrittura serrata, i dialoghi raffinati ma taglienti.
La miniserie conta quattro episodi: pochi per contenere un mondo, ma sufficienti per lasciare una traccia forte. Stilisticamente, è una miscela di dramma storico e thriller psicologico.


Cosa funziona & cosa lascia perplessi

Punti di forza Limiti
Matthew Macfadyen nella parte dell’ossessivo Guiteau è magnetico: fa tremare lo schermo. Il tempo è poco: quattro episodi costringono a compressioni narrative che a volte si fanno sentire.
Trama che unisce storia, politica e riflessione morale: raro e potente nel panorama TV. Personaggi femminili e alcune figure di contorno restano meno definite e sfruttate.
Ambientazione storica credibile, produzione di qualità elevata. Se cerchi ritmo serrato e azione continua, qui trovi più tensione silenziosa che esplosioni.
Tema centrale forte: il fallimento come motore della storia. Alcune transizioni narrative risultano accelerate: vogliono coprire troppo in poco spazio.

Voto finale

8,3 / 10
Death by Lightning è una miniserie che sorprende per profondità e ambizione. Non è perfetta — richiede attenzione, non è “solo intrattenimento leggero”. Ma ciò che offre è significativo: un pezzo di storia che diventa specchio del presente.
Se ami i drama politici, le storie che fanno pensare e non solo guardare, questa è una tappa obbligata

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