From è una di quelle serie che non ti danno nemmeno il tempo di respirare.
Niente introduzione, niente contesto: vieni scaraventato in una cittadina sperduta dove chi entra non può più uscire.
Una trappola perfetta, senza spiegazioni, senza logica apparente.
E, soprattutto, con creature che arrivano solo di notte, sorridono come esseri umani… e poi massacrano chiunque trovino.
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Il mistero cresce, la tensione pure
La forza di From è la sua capacità di costruire mistero senza mai svendersi: ogni risposta apre tre nuove domande.
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Perché la cittadina intrappola chiunque ci passi vicino?
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Chi sono le creature che imitano le persone?
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Perché la foresta sembra viva?
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Perché nessuna strada porta davvero fuori?
Il mondo di From non è solo orrore fisico: è orrore esistenziale.
Le dinamiche tra gli abitanti diventano sempre più tese, il gruppo si sgretola, la paranoia cresce.
E il pubblico cresce con lei.
Horror sì, ma di cervello
Nonostante la brutalità di alcune scene, la serie gioca più sull’angoscia che sul sangue.
Il vero terrore nasce dal non sapere.
Dal sentirsi osservati.
Dal dubbio che la realtà stessa sia un meccanismo costruito per intrappolarti.
La fotografia è cupa ma non artificiosa, e il ritmo alterna momenti di calma inquieta a esplosioni improvvise di violenza.
La cosa sorprendente? Funziona sempre.
Dove la serie vacilla
Come molte serie mystery-horror molto ambiziose, From rischia a tratti di perdersi:
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Alcune sottotrame sembrano messe in pausa per troppo tempo.
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Alcuni personaggi spariscono o vengono reintrodotti in modo un po’ irregolare.
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La mitologia cresce, ma le risposte arrivano col contagocce.
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A chi ama trame compatte potrebbe sembrare che la serie tiri un po’ troppo la corda.
Non crolla mai davvero, ma senti che cammina su una linea molto sottile.
Valutazione finale
From è una delle serie horror più intriganti degli ultimi anni.
È tesa, malata, atmosferica, scritta per tenerti sveglio anche dopo la puntata.
Non ti dà certezze e non ti coccola.
Non ti dice cosa sta succedendo.
E proprio per questo funziona: trasforma lo spettatore in un abitante intrappolato come gli altri.
Se ami i misteri che crescono come radici nel buio, questa serie è perfetta.
Se invece vuoi risposte rapide e lineari… preparati a soffrire.
Voto: 8,2 / 10
Pro e Contro
| Pro | Contro |
|---|---|
| Atmosfera horror magistrale | Poche risposte concrete |
| Mistero costruito benissimo | Ritmo irregolare in alcuni episodi |
| Personaggi complessi | Alcune sottotrame abbandonate |
| Creature inquietanti e originali | Dipendenza da future stagioni |
| Tensione costante | Può frustrare chi vuole spiegazioni |
Curiosità
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Il concept è stato paragonato a un incrocio tra Lost e un incubo lovecraftiano.
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Le creature “sorridenti” sono interpretate da attori reali, non solo CGI, per aumentarne il realismo disturbante.
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La serie introduce piccoli dettagli simbolici (musica, disegni, oggetti) che assumono nuovo significato man mano che la storia procede.
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Moltissimi fan si divertono a costruire teorie sulla natura della cittadina: dimensione alternativa, purgatorio, esperimento… la serie non conferma nulla.