Pianeta Preistorico (Prehistoric Planet) è una delle serie più spettacolari mai realizzate sul mondo dei dinosauri. Divisa in tre stagioni, ognuna con un tema e una progressione di complessità, la docu-serie di Apple TV+ combina scienza aggiornata, animazioni digitali ai massimi livelli e narrazione da documentario naturalistico.
Non è una serie di fantasia: è un “documentario di qualcosa che non possiamo più filmare”, costruito con lo stesso rigore dei documentari sugli animali vivi.
Il risultato è un viaggio nel Cretaceo talmente realistico da risultare emozionante, educativo e quasi… nostalgico.
Disponibile in streaming 4k su Altadefinizione.
Stagione 1 – L’impatto rivoluzionario
La prima stagione introduce il pubblico in un mondo dove i dinosauri non sono creature da blockbuster, ma animali veri: mangiano, curano i piccoli, migrano, combattono, costruiscono nidi, mostrano rituali, corteggiamenti, strategie di sopravvivenza.
La CGI è così avanzata da mimetizzarsi con ambienti reali, e Attenborough dona autorevolezza a ogni scena.
È una stagione più naturalistica che narrativa, pensata per stupire e insegnare.
Punti forti della Stagione 1:
-
Effetti digitali straordinari
-
Ricostruzioni scientifiche credibili
-
Tono elegante e rispettoso della materia
-
Ritmo “documentaristico” puro
Punti deboli della Stagione 1:
-
Meno dinamica di altre stagioni
-
Zero trama continua
-
Qualche episodio più lento
Stagione 2 – Più specie, più azione, più varietà
La seconda stagione amplia il respiro narrativo: nuovi ecosistemi, nuovi predatori, nuove interazioni sociali.
È più spettacolare della prima, con scene più complesse e comportamenti mai mostrati nei media mainstream.
Le ambientazioni diventano più estreme — deserti, coste ventose, foreste fitte — e la regia assume toni più cinematografici.
Pur mantenendo rigore scientifico, questa stagione osa di più e diverte di più.
Punti forti della Stagione 2:
-
Più dinamica e ritmata
-
Nuovi dinosauri memorabili
-
Maggior cura dell’emotività animale
-
CGI ulteriormente migliorata
Punti deboli della Stagione 2:
-
Meno effetto sorpresa rispetto al debutto
-
Qualche segmento che ricicla idee della prima stagione
Stagione 3 – La più ambiziosa e matura
La terza stagione è il vero punto di arrivo: più emozionale, più complessa, più audace.
Qui non si raccontano solo animali, ma storie naturali vere e proprie: rivalità, migrazioni, lotte di potere, strategie riproduttive raffinate, perfino piccoli drammi familiari.
La CGI raggiunge un livello di fotorealismo impressionante, con attenzione ai dettagli minuscoli: piume, pelle, umidità, l’acqua che si rompe sotto le zampe dei dinosauri.
È la stagione più “narrativa”, più poetica e più coinvolgente.
Punti forti della Stagione 3:
-
Più emozionante e cinematografica
-
Ecosistemi e specie mai visti prima
-
Storie naturali avvincenti
-
Qualità visiva al massimo
Punti deboli della Stagione 3:
-
Qualche scelta narrativa meno scientifica
-
Richiede attenzione (meno “family-friendly”)
Valutazione complessiva
Pianeta Preistorico è un capolavoro per chi ama la natura, i dinosauri e la divulgazione scientifica.
Le tre stagioni formano un percorso completo:
-
Stagione 1 → scoperta
-
Stagione 2 → espansione
-
Stagione 3 → maturità
Dal primo mosasauro alla migrazione dei titanosauri, dall’accudimento dei cuccioli al comportamento dei predatori piumati, tutto è costruito per essere vero, non “spettacolare” per forza.
È una serie che lascia il segno perché tratta animali estinti con la stessa dignità e complessità degli animali vivi.
Voto complessivo: 9 / 10
Pro e Contro (Generali delle 3 stagioni)
| Pro | Contro |
|---|---|
| CGI fotorealistica e rivoluzionaria | Alcune parti lente o ripetitive |
| Narratore e tono da documentario BBC | Nessuna trama unica continua |
| Ricostruzioni scientifiche accurate | Non adatto a chi vuole fantasy alla Jurassic Park |
| Ecosistemi e specie ricreati in modo impeccabile | Tono molto “serio” per i bambini più piccoli |
| Stagione 3 molto emozionante | In rare scene la CGI mostra i limiti |
Curiosità
-
Le animazioni sono costruite con un team misto di paleontologi, zoologi e tecnici VFX.
-
Ogni specie è ricostruita sulla base delle più recenti scoperte scientifiche.
-
È la prima serie a mostrare dinosauri piumati in modo realistico e non caricaturale.
-
Il progetto nasce per “far vedere la natura che non possiamo più osservare”.