Educazione criminale arriva su Prime Video come un thriller a tesi: un uomo — Nate (interpretato da Taron Egerton) — prova a rifarsi una vita dopo il carcere. Ma il suo passato criminale non vuole restare sepolto, e la minaccia ricompare in forma brutale, mettendo in pericolo la sua famiglia. Così Nate è costretto a tagliare i ponti e fuggire. Con lui c’è sua figlia Polly, una ragazzina che conosce a stento. Il film mischia disperazione, rischio, amore paternal-survival e tensione costante.
Il risultato è un thriller crudele e a tratti urgente: non è perfetto, ma ha potenza nelle sue peggiori ferite — nei sensi di colpa, nella paura, nella fiducia che si rompe.
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Trama e tematiche
Dopo anni passati dietro le sbarre, Nate esce di prigione deciso a ricostruirsi una vita onesta. Ma gli errori passati lasciano marchi profondi. Dopo che alcuni ex affiliati della gang che lo controllava scoprono della sua uscita, la famiglia di Nate — in particolare sua figlia Polly — viene presa di mira. Disperato, Nate decide di sparire con Polly, e intraprende una fuga per proteggere ciò che resta.
Il film affronta temi forti:
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la difficoltà di reinserimento dopo il carcere,
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come il passato perseguita anche quando si cerca di cambiare,
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la protezione di un figlio come priorità assoluta,
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fiducia, tradimento, paura e sopravvivenza.
Cosa funziona
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Taron Egerton fa centro come protagonista tormentato: la sua interpretazione dà credibilità a un uomo in bilico tra redenzione e paura.
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Tensione costante: sin dall’inizio si percepisce l’odore del pericolo, e la fuga tiene lo spettatore con il fiato sospeso.
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Relazione padre-figlia intensa: il legame tra Nate e Polly (così vulnerabile e spaventata) aggiunge cuore a una vicenda di violenza e criminalità.
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Atmosfera cruda e realistica: il film non edulcora nulla: mostra le ferite, la paranoia, le conseguenze della violenza.
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Temi attuali e socialmente rilevanti: reinserimento, recidiva, protezione, colpa — tutto trattato con dignità.
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Cosa convince meno
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Alcune forzature narrative: certe svolte e decisioni dei personaggi sembrano dettate più da necessità drammatiche che da realismo.
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Villain e antagonisti non sempre all’altezza: la gang nemica a volte sembra generica, poco caratterizzata.
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Ritmo altalenante: le sequenze d’azione funzionano, ma le lunghe fasi di tensione psicologica rischiano di appesantire.
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Prevedibilità in alcuni momenti: chi frequenta il genere thriller potrebbe anticipare alcune mosse.
Valutazione finale
Educazione criminale non è un film perfetto — ma è sincero nei suoi drammi, crudele quando serve, e capace di generare empatia.
È un buon thriller di sopravvivenza e redenzione, con un protagonista imperfetto ma umano, e una storia che non cerca di addolcire la realtà.
Voto: 7 / 10
Pro e Contro
| Pro | Contro |
|---|---|
| Interpretazione intensa di Egerton | Alcune forzature nella sceneggiatura |
| Tensione e pericolo costanti | Villain a volte troppo generici |
| Relazione padre-figlia toccante | Ritmo altalenante |
| Credibilità emotiva e realistica | Alcuni momenti prevedibili |