All Her Fault è una serie thriller che parte da una situazione quotidiana per trasformarla rapidamente in un incubo. L’adattamento televisivo dell’omonimo romanzo sceglie un tono cupo e realistico, puntando più sulla tensione psicologica che sull’azione pura. Il risultato è un racconto che lavora sulle paure più profonde: la fiducia, il senso di colpa e la fragilità della sicurezza domestica.

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Trama

Una madre accompagna il figlio a casa di un amico per un innocuo pomeriggio di giochi. Quando torna a prenderlo, la porta viene aperta da una donna che non ha mai visto e che nega di conoscere il bambino. Da quel momento, tutto precipita.

La scomparsa del piccolo dà il via a un’indagine complessa, in cui ogni personaggio sembra nascondere qualcosa. Tra sospetti incrociati, verità parziali e bugie, la serie esplora quanto sia sottile il confine tra errore umano e responsabilità morale.

Personaggi

Il fulcro della serie è la protagonista, una madre divisa tra il panico per la scomparsa del figlio e il peso di sentirsi responsabile. La sua fragilità emotiva è centrale e costantemente messa in discussione.

I personaggi secondari — vicini, genitori, investigatori — contribuiscono a creare un clima di diffidenza generale. Nessuno è completamente innocente, nessuno del tutto colpevole, e proprio questa ambiguità alimenta la tensione narrativa.

Analisi e giudizio

Cosa funziona

Il punto di forza di All Her Fault è la costruzione della tensione. La serie non ha bisogno di colpi di scena continui: lavora su sguardi, silenzi e dettagli apparentemente insignificanti che assumono un peso crescente.

Il racconto è credibile e disturbante proprio perché potrebbe accadere a chiunque. Il senso di colpa della protagonista diventa il vero motore narrativo, trasformando la ricerca della verità in un percorso emotivamente logorante.

Dove delude

Il ritmo, volutamente lento, potrebbe non soddisfare chi cerca un thriller più dinamico. Alcuni snodi narrativi vengono dilatati eccessivamente, rischiando di allungare la tensione oltre il necessario.

In certi momenti la serie sembra girare su se stessa, rimandando rivelazioni che lo spettatore intuisce con anticipo.

Voto finale: 7/10

Un thriller psicologico solido e inquietante, che punta più sulla paura quotidiana che sul sensazionalismo. Non perfetto nel ritmo, ma efficace nel creare disagio e coinvolgimento emotivo.

Pro e contro

Pro

• Premessa semplice ma estremamente efficace

• Forte tensione psicologica

• Protagonista emotivamente credibile

• Atmosfera claustrofobica ben costruita

Contro

• Ritmo lento e talvolta dilatato

• Alcuni snodi prevedibili

• Poche vere sorprese narrative

• Richiede attenzione costante

Curiosità

La storia è tratta da un romanzo thriller di grande successo internazionale.
Il racconto gioca volutamente sull’idea che un singolo errore possa cambiare una vita intera.
La serie è pensata per mettere lo spettatore nella posizione più scomoda possibile: chiedersi cosa avrebbe fatto al posto della protagonista.