Il ritorno al cinema della saga di Alien era atteso con curiosità e un pizzico di timore. Alien: Romulus arriva con l’intento chiaro di recuperare lo spirito claustrofobico e terrorizzante del capolavoro originale di Ridley Scott. Il risultato, però, lascia un sapore dolceamaro: se da una parte l’atmosfera e le ambientazioni richiamano con successo il passato, dall’altra si sente la mancanza di un guizzo originale, qualcosa che renda il film davvero unico. Disponibile in streaming 4k gratis su Altadefinizione Premium!
Alien Romulus: Una trama semplice ma efficace
La storia non brilla per originalità: un gruppo di giovani lavoratori minerari si ritrova intrappolato su una stazione spaziale abbandonata, presto infestata da una presenza aliena terrificante. Tra corridoi claustrofobici e creature nascoste nell’ombra, il film gioca sulla tensione crescente e sulla paranoia tipiche della saga. Il regista Fede Álvarez sa bene come costruire atmosfere cupe e minacciose, e in questo Alien: Romulus riesce molto bene.
Tuttavia, non si può negare che la sensazione di déjà-vu accompagni gran parte della visione: i fan di lunga data noteranno subito come il film segua fedelmente i cliché del genere, senza rischiare troppo.
Regia e atmosfera: il vero punto di forza
La regia di Álvarez, già apprezzato per il suo approccio all’horror in film precedenti, è uno dei punti migliori di Alien: Romulus. Le atmosfere claustrofobiche, l’uso sapiente delle luci e delle ombre, e una tensione costante riescono a tenere lo spettatore incollato allo schermo. È evidente l’omaggio continuo al primo Alien di Ridley Scott, sia nella fotografia che nel ritmo narrativo.
Anche gli effetti speciali meritano una nota positiva: gli xenomorfi, realizzati con una combinazione di CGI e animatronic, appaiono realistici e terrificanti, aumentando il senso di pericolo imminente e costante.
Personaggi e interpretazioni: buoni ma prevedibili
I protagonisti, sebbene interpretati con convinzione, rimangono spesso intrappolati in ruoli stereotipati: il leader determinato, il compagno altruista, l’eroina coraggiosa. Christopher Abbott e Julia Garner fanno del loro meglio per dare profondità ai loro personaggi, ma il film non offre loro molto spazio per evolvere oltre i classici archetipi.
Manca quel guizzo in più
Ciò che manca davvero a Alien: Romulus è una vera novità: il film sembra più preoccupato di accontentare i nostalgici che di proporre qualcosa di veramente fresco. È un horror solido, ben realizzato, ma prevedibile. Non osa, non sfida, non sorprende davvero.
Chi cercava un ritorno alle origini della tensione spaziale, sarà accontentato. Chi invece si aspettava un nuovo punto di svolta per la saga di Alien potrebbe restare con un po’ d’amaro in bocca.
Conclusione: vale la pena vederlo?
Alien: Romulus è un film godibile e tecnicamente ben fatto, capace di tenere lo spettatore in tensione per tutta la sua durata. Ma alla fine lascia una sensazione di occasione mancata, come se la saga avesse bisogno di più coraggio per tornare davvero grande. È un buon ritorno, ma forse non il grande ritorno che molti speravano.