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Bambi – La Vendetta” (2025) – Il cerbiatto che torna… per uccidere

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Il classico tenero cerbiatto della letteratura e del cinema viene riscritto: addio innocenza, benvenuta furia.
In Bambi – La Vendetta, diretto da Dan Allen, la favola perde il sorriso e acquista zanne.
Il film, quarto capitolo del cosiddetto “Twisted Childhood Universe”, prende un personaggio iconico dell’infanzia e lo rovescia in un incubo animalesco, sanguinoso e grottesco.

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Una madre, Xana, e suo figlio Benji viaggiano in auto verso la famiglia del padre per il Ringraziamento.
Durante il tragitto, un cervo appare sulla strada, il taxi perde il controllo e tutto precipita.
Quel cervo è Bambi, trasformato dalla perdita della madre in una creatura mostruosa e vendicativa.
Da lì, il film diventa una corsa nella foresta, tra cacciatori, sangue e sopravvivenza, con un’unica certezza: la natura non dimentica.


Temi principali

  • Innocenza perduta: il simbolo del cerbiatto diventa macchina di distruzione.

  • Vendetta e natura corrotta: la foresta non è più rifugio, ma campo di battaglia.

  • Fiaba rovesciata: ciò che era dolce diventa terrificante.

  • Colpa e conseguenza: l’uomo distrugge la natura e ne subisce la risposta.

  • Nostalgia contro terrore: i ricordi d’infanzia vengono riscritti nel sangue.


Produzione, stile e cast

Bambi – La Vendetta è un horror britannico a basso budget con forti influenze da B-movie e horror indipendenti.
Nel cast troviamo Roxanne McKee, Tom Mulheron e Nicola Wright.
L’ambientazione naturale e la fotografia cupa creano un contrasto tra la bellezza della foresta e la brutalità dell’azione.
Il film punta su atmosfere claustrofobiche e un ritmo visivo crudo, più viscerale che psicologico.


Cosa funziona & cosa lascia perplessi

Punti di forza Limiti
Idea originale: trasformare un’icona infantile in horror è coraggioso. Sceneggiatura debole e prevedibile: manca tensione reale.
Atmosfera disturbante e iconografia efficace (la foresta, il cervo mutato). Effetti speciali limitati e poco convincenti.
Concept interessante per gli amanti del genere “fiabe oscure”. Ritmo narrativo irregolare e finale poco incisivo.
Buona resa visiva considerando il budget ridotto. Più splatter ironico che horror autentico.

Voto finale

5,8 / 10
Bambi – La Vendetta è un esperimento curioso che alterna momenti riusciti e cadute di tono.
Un’idea geniale sulla carta, ma che sullo schermo non sempre riesce a reggere la tensione.
Resta un piccolo guilty pleasure per chi ama gli horror grotteschi e il cinema indipendente fuori dagli schemi.