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Euphoria – recensione della serie che ridefinisce l’adolescenza con forza e poesia

Euphoria esplora la vita di un gruppo di adolescenti interpretati da Zendaya e un cast corale, mettendo sullo schermo dipendenze, sessualità, amicizie e rivalità. Ambientata in un liceo americano contemporaneo, la serie fonde dramma realista e iper-stilizzazione visiva, raccontando come giovani nel vortice delle proprie emozioni incontrino confini sovvertiti e fragilità spesso inaspettate.

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Zendaya e un cast che colpisce

Zendaya, nel ruolo di Rue, affascina e spaventa allo stesso tempo: tossicodipendente, confusa, sentimentale, la sua interpretazione è al centro del racconto. Accanto a lei, Kat, Jules, Cassie, Maddy, Nate e gli altri portano ognuno una storia di transizione, lotta interiore e ricerca di sé, costruendo un microcosmo adolescenziale amplificato e drammaticamente vivo.

Stile visivo e colonna sonora: un’esperienza sensoriale

La regia di Sam Levinson impiega luci al neon, ralenti drammatici, transizioni fluttuanti e un uso cinematografico del colore che amplifica le emozioni. La colonna sonora, ricca di brani attuali e sonorità elettroniche, diventa parte del narrare, insinuandosi nei pensieri dei protagonisti e facendo da eco alle loro ansie.

Cosa funziona

  • Impatto visivo unico: un’estetica ipnotica che comunica sensazioni e stati d’animo.

  • Protagonista emotivamente intensa: Zendaya dona complessità a Rue, tra sofferenza e speranza.

  • Temi attuali e coraggiosi: sesso, gender fluidity, dipendenze, violenza e dinamiche familiari sono trattati con realismo e rischi narrativi.

Dove inciampa

  • Tonalità altalenante: dal minimalismo intimo al melodramma esagerato, a volte la narrazione sbanda.

  • Eccesso stilistico rischioso: la ricchezza visiva può sopraffare la storia e i personaggi secondari.

  • Pacing diseguale: alcune puntate rallentano troppo, altre rilanciano senza mediazione.

Bilancio finale

Euphoria è un tour de force generazionale che ridefinisce le serie teen‑drama. Con una regia coraggiosa, una protagonista straordinaria e temi che non evitano il conflitto, la serie resta impressa per la sua intensità. Non perfetta nel ritmo, a volte eccessiva o estetica a spese della sostanza, ma indispensabile per chi cerca una narrazione giovanile che sappia spezzare e stupire.

Il nostro voto

★★★★☆ 4 su 5
Serie audace, visivamente distintiva e emotivamente sincera. Non rivoluziona il teen‑drama, ma vi scaraventa dentro con una carica tragica e poetica unica.


✅ Pro & Contro

Aspetti positivi Aspetti negativi
Regia e stile visivo innovativi Tonalità talvolta polarizzanti
Zendaya travolgente e complessa nel ruolo Eccesso estetico può oscurare la trama
Temi attuali affrontati senza censura Pacing non sempre equilibrato