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Helgoland 513, la recensione: un’avvincente serie thriller sulla fine del mondo

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Helgoland 513 streaming altadefinizione conferma la bravura dei tedeschi nell’affrontare il genere distopico, facendoci chiedere cosa saremmo disposti a sacrificare per il bene della nostra comunità. Disponibile su Altadefinizione.

Un Tema Distopico Vicino alla Realtà

La fine del mondo e la distopia che ne consegue è un tema caro all’intrattenimento fin dalla letteratura di genere, trasferitasi poi al cinema e nella serialità. Negli ultimi anni, complice la pandemia che ha colpito il mondo, questa tematica ci sembra ancora più vicina a noi e ci colpisce nel profondo quando la vediamo su uno schermo. Dopo successi come Dark, Babylon Berlin e Deutschland 83, arriva Helgoland 513, un nuovo thriller che non possiamo non consigliarvi. Disponibile su Altadefinizione, la serie promette di tenervi incollati allo schermo.

Helgoland 513: Un’Isola di Sopravvivenza

Creata da Robert Schwentke, la trama di Helgoland 513 parte da un assunto incredibile: nel 2034, c’è un’isola in Germania che è riuscita a salvarsi da un terribile virus che ha decimato la popolazione. I protocolli prevedono distanza di sicurezza, mascherine e lavarsi spesso le mani, elementi che ricordano fin troppo bene la nostra recente realtà. Questo luogo isolato ha saputo salvaguardarsi grazie alla matematica e alla fisica. 513 persone, come da titolo, sono ammesse in quel luogo sperduto: nessuna in più può entrare, nessuna in meno può uscire. Un equilibrio perfetto che deve essere mantenuto a tutti i costi. Ma cosa accade se qualcuno procrea e mette al mondo una nuova vita? Facile: qualcun altro deve sacrificarsi per mantenere l’equilibrio.

Una Vita per Una Vita: Il Dilemma Etico

Un essere umano che viene al mondo per uno che ci lascia. Non si tratta però di una scelta narrativa metaforica oppure di un elemento soprannaturale. È una scelta razionale, compiuta da una comunità che ha trovato un escamotage per sopravvivere. Questo richiama antichi riti e presagi e pone dilemmi etici e morali significativi. Si tratta di qualcosa di quantificabile e calcolabile, proprio come gli esperimenti su un eventuale vaccino che sta facendo il chimico dell’isola insieme al figlio nel proprio laboratorio. Con tanto di indice di gradimento che varia di giorno in giorno: gli ultimi della classifica sono i primi a poter essere sacrificati quando sopraggiunge qualcuno di nuovo.

La Verità è Là Fuori: Alla Ricerca di Risposte

Parallelamente, c’è chi non vuole accettare più quelle regole e prova a risolvere la situazione, cercando di scoprire cosa c’è davvero sulla terraferma. Un luogo che non rimane aleatorio e indefinito, ma nel quale, insieme ai personaggi, ci muoviamo già a partire dal secondo episodio. Tanto nell’entroterra quanto sull’isola, un luogo da sempre suggestivo nell’audiovisivo per la propria natura. Tutti sono in cerca di risposte, cercando di capire se l’umanità può essere salvata oppure è destinata a soccombere. Tutte queste scelte rendono la serie tremendamente realistica e allo stesso tempo conturbante grazie anche al cast coinvolto: Martina Gedeck, Alexander Fehling, Samuel Finzi, Kathrin Angerer, Maja Schöne e Antje Traue.

Una Messa in Scena Suggestiva

La regia claustrofobica sull’isola si alterna ad una macchina da presa in continuo movimento sulla terraferma. È soddisfacente vedere luoghi che non siano i soliti Stati Uniti in un racconto di questo tipo. Anche la fotografia accompagna lo spettatore attraverso i paesaggi: pervasa dal grigio e dal verde acido, si fa paradossalmente più scura sulla terraferma e maggiormente colorata sull’isola. In Helgoland 513 sono tante le forze in gioco: non solo il regime totalitario vigente nella comunità, ma anche la guerra intestina che sta per esplodere e quella che potrebbe arrivare dalla terraferma, capitanata dal Conte, un misterioso uomo che spaccia medicinali scaduti facendoli passare come l’ultima chance rimasta sulla Terra.

Conclusioni: Un Thriller Distopico Coinvolgente

Helgoland 513 è davvero una serie thriller piena di sorprese e colpi di scena che conferma la bravura dei tedeschi in questo tipo di storie. Dal casting alla messa in scena, dal plot di base all’interpretazione degli attori, tutto è pervaso da quest’aura claustrofobica che ci mette davanti ad un incubo purtroppo non così lontano da noi, e forse per questo dannatamente attuale.

Perché ci piace

  • L’atmosfera e l’ambientazione suggestive.
  • Le implicazioni e i dilemmi etici della trama.
  • Il cast.

Cosa non va

  • Potrebbe risultare un po’ pesante dato l’argomento trattato e vicino a noi.