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I Roses (film 2025) – l’amore dopo la tempesta

  • Categoria dell'articolo:Recensioni film

Ambientato tra le colline della Toscana e le strade di Parigi, I Roses racconta la storia di Anna (Matilda De Angelis), fotografa che, dopo la morte improvvisa del compagno, decide di chiudere con tutto e trasferirsi in Francia. Qui incontra Julien (Louis Garrel), un musicista disilluso che suona nei bar per sopravvivere. Dal loro incontro nasce un legame fragile e intenso, fatto di silenzi, diffidenza e piccoli gesti che diventano cura.

Il titolo I Roses (dal latino rosae, simbolo di rinascita e ferita) racchiude l’essenza del film: la vita può ancora fiorire anche dopo essere stata calpestata. E, come una rosa, l’amore vero può pungere e guarire allo stesso tempo.

Disponibile per lo streaming in alta definizione 4K

 

Tra poesia e realismo

Il regista Giacomo Corsi, al suo secondo lungometraggio, costruisce un racconto che unisce realismo e lirismo. Le inquadrature sono lente, ricche di luce naturale, e lasciano spazio ai dettagli: mani che tremano, sguardi che si sfiorano, silenzi che parlano.

La forza di I Roses sta nella sua semplicità. Non ci sono grandi colpi di scena, ma momenti di verità. Ogni dialogo, seppur misurato, pesa come un ricordo. Inoltre, la colonna sonora — composta da brani originali di Diodato e Christine and the Queens — accompagna la narrazione con delicatezza, rendendo ogni scena un frammento di poesia urbana.

Tuttavia, il film non è privo di imperfezioni: alcuni passaggi centrali rallentano troppo e l’introspezione dei protagonisti rischia a volte di diventare autocompiacimento. Ma la sincerità del racconto prevale.


Il significato dei “Roses”

Nel terzo atto, Anna torna in Italia per una mostra fotografica dedicata ai “luoghi del non ritorno”. Le immagini, scattate nei mesi a Parigi, diventano la sua confessione silenziosa. Julien arriva, e senza parole capisce che i due sono cambiati. Non c’è lieto fine perfetto, ma una promessa: continuare a vivere, anche nel dolore.

Questo equilibrio tra malinconia e speranza è ciò che rende I Roses così universale. È un film che parla di perdite, ma anche di tutti i modi in cui impariamo a rifiorire.


✅ Pro & ❌ Contro

✔️ Punti di forza ❗ Limiti
Regia intima e fotografia splendida Ritmo lento in alcuni passaggi
Interpretazioni intense e autentiche Pochi momenti di reale tensione narrativa
Colonna sonora emozionale e coerente Finale volutamente aperto che può dividere
Temi di lutto, rinascita e amore realistico Linguaggio a volte troppo poetico

Valutazione: ★★★★☆ (4/5)


Curiosità

  • Il film è stato presentato in anteprima alla Mostra di Venezia 2025, nella sezione Orizzonti.

  • Matilda De Angelis ha dichiarato di aver girato molte scene senza copione, lavorando solo sull’improvvisazione emotiva.

  • Le location francesi includono il quartiere di Belleville e il Pont Neuf, simbolo di connessione e nostalgia.

  • Il titolo iniziale doveva essere The Garden of You, poi cambiato in I Roses per evocare un simbolismo più universale.