La miniserie Harlan Coben’s Lazarus segna una nuova collaborazione tra lo scrittore di thriller e il piccolo schermo. Non tratta uno dei suoi romanzi già pubblicati, ma è un’idea originale, un thriller psicologico intriso di mistero familiare e riferimenti quasi sovrannaturali. Il protagonista è Sam Claflin nei panni di Joel “Laz” Lazarus, che torna a casa dopo una tragedia e si ritrova invischiato in una rete di segreti, morti irrisolte e visioni inquietanti.
Disponibile in streaming su Altadefinizione.
Joel “Laz” Lazarus, esperto psicologo forense, apprende del suicidio del padre, il dottor Jonathan Lazarus. Ritornato all’abitazione dell’infanzia, Laz si scontra subito con il proprio passato e una ferita che non si è mai chiusa: la sorella, Sutton, è stata uccisa 25 anni prima in circostanze misteriose.
Durante la permanenza a casa, Laz inizia ad avere esperienze inspiegabili e scopre che sotto la superficie perfetta della sua famiglia e della comunità del padre si nascondono morti irrisolte, un’amica d’infanzia, un sistema di fiducia infranto e la convinzione che il suicidio del padre non sia stato come appare. Le indagini lo portano a mettere in discussione tutto ciò in cui ha creduto, includendo anche la sua identità e il legame con la sorella e la sorella sopravvissuta, Jenna.
Temi principali
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Perdita e redenzione: Laz cerca di dare un senso alla morte del padre e al trauma della sorella, in un percorso di scoperta che implica riconciliazione e verità.
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Segreti familiari: la famiglia Lazarus sembra perfetta all’esterno, ma al suo interno custodisce verità nascoste che mettono in discussione legami affettivi e morali.
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Trauma e memoria: l’omicidio della sorella e il suicidio del padre diventano nodi centrali che Laz deve affrontare per liberarsi dal passato.
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Mistero e thriller psicologico: non è solo “chi ha fatto cosa”, ma “chi sono io in tutto questo”, mentre il protagonista attraversa visioni, colpi di scena e inganni.
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Supernaturalità e ambiguità: elementi che suggeriscono che il reale e l’immaginario, il conscio e l’inconscio si mescolino in questa indagine profonda.
Regia, cast e messa in scena
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Sam Claflin è credibile e intenso nel ruolo di Laz: mostra vulnerabilità, rabbia, tormento e determinazione.
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Il padre, interpretato da Bill Nighy, appare anche oltre la morte come presenza enigmatica, conferendo alla serie un’atmosfera sospesa.
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Alexandra Roach è Jenna Lazarus, sorella di Laz, che si è rifugiata in pratiche spirituali dopo la tragedia e diventa parte della rivelazione.
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La scrittura è curata da Harlan Coben insieme a Danny Brocklehurst, con la struttura di sei episodi che consente un ritmo serrato e colpi di scena continui.
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Visivamente la serie mescola ambientazioni familiari e claustrofobiche, spazi aperti e interni inquietanti, per riflettere il contrasto tra apparenza normale e realtà disturbata.
Cosa funziona
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L’idea originale: non un adattamento di un libro già noto, ma una nuova storia con il marchio Coben, che porta freschezza e mistero.
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Il cast di alto profilo e ben scelto, che regge bene il peso del thriller psicologico.
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Il ritmo compatto (sei episodi) che favorisce la tensione, senza dilungarsi inutilmente.
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I colpi di scena funzionano, mantenendo alta l’attenzione e spingendo lo spettatore a voler scoprire di più.
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L’equilibrio tra dramma familiare e thriller, che amplia l’impatto emotivo oltre il semplice “giallo”.
Cosa lascia perplessi
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Alcuni elementi sovrannaturali o simbolici possono risultare poco chiari o ambigui, per chi predilige una trama rigorosamente razionale.
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Il numero di personaggi e piste narrative è elevato: può richiedere attenzione per non perdere dettagli.
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La profondità psychologica di alcuni secondari è meno sviluppata rispetto al protagonista.
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Per chi non è fan del genere “mistero-familiare con colpi di scena”, la modalità può sembrare “troppo Coben” (spiegazioni, twist, svelamenti).
Voto finale
8 / 10
Harlan Coben’s Lazarus è una miniserie che intrattiene, sorprende e fa riflettere. Non perfetta, ma molto efficace nel suo intento: creare suspense, esplorare il dolore e restituire una storia che rimane impressa. Se vi piacciono i thriller psicologici con una base emotiva forte, è un titolo da non perdere.
✅ Pro & ❌ Contro
Pro
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Concept originale e intrigante.
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Ottime interpretazioni e grande cast.
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Ritmo serrato e ben calibrato.
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Colpi di scena e misteri che mantengono alta la tensione.
Contro
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Alcune ambiguità narrative che possono lasciare aperte troppe domande.
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Trama complessa che può richiedere concentrazione.
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Meno spazio per lo sviluppo approfondito di tutti i personaggi.
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Se cercate un thriller “lineare”, potreste sentirvi disorientati dalle sovrapposizioni tra reale, visione e simbolico.
🎬 Curiosità
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La serie è stata girata nel 2024 in Inghilterra, con alcune location nel Nord-Ovest (Manchester, Morecambe) per creare l’atmosfera giusta.
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Pur essendo creata da Coben, Lazarus non è tratta da un suo romanzo: è una storia originale scritta per la televisione.
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Tutti e sei gli episodi sono stati pubblicati insieme su Prime Video il 22 ottobre 2025, favorendo la visione in binge-watch.
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Il titolo “Lazarus” richiama la figura biblica della resurrezione, suggerendo che la serie parli di ritorni, ritorni al vissuto e ritorni alla verità.
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Bill Nighy appare anche dopo la morte del suo personaggio, creando un effetto straniante che alimenta la suspense e la dimensione psicologica della serie.