Con Logan – The Wolverine (semplicemente Logan per molti) il regista James Mangold consegna a Hugh Jackman un’uscita di scena memorabile, dura e malinconica. Qui Wolverine non è più l’eroe invincibile che conosciamo, ma un uomo segnato dagli anni, dal dolore e dalla perdita. Il risultato è un film che rompe le regole del cinecomic classico e diventa una potente riflessione sull’umanità dietro la maschera.
Disponibile per lo streaming in alta definizione 4K
Anno 2029. I mutanti sono quasi scomparsi e Logan vive lontano dal mondo, facendo l’autista e cercando di mantenere in vita l’ormai anziano Charles Xavier, afflitto da una malattia degenerativa. Tutto cambia quando una bambina misteriosa, Laura, entra nella sua vita. Logan scoprirà che la piccola possiede poteri simili ai suoi e che un’organizzazione la sta cercando. Costretto a proteggerla, intraprende un viaggio che diventa una corsa contro il tempo, ma anche un percorso di redenzione personale.
Temi principali
Logan è un film sul declino e sulla trasformazione. Mostra cosa resta dell’eroe quando la forza svanisce, e cosa significa proteggere qualcuno quando non si riesce più a proteggere se stessi.
Mangold costruisce un racconto che parla di famiglia, sacrificio e umanità, usando il linguaggio del western crepuscolare. È un film adulto, con toni cupi e un ritmo più riflessivo rispetto agli altri capitoli della saga.
Regia, cast e messa in scena
James Mangold firma una regia essenziale ma potente. L’estetica richiama il cinema western, con ambientazioni polverose, luci calde e panorami aperti che riflettono la solitudine dei protagonisti.
Hugh Jackman regala una delle migliori interpretazioni della sua carriera: il suo Logan è distrutto ma ancora capace di emozionare, fragile e violento allo stesso tempo.
Patrick Stewart, nei panni di Xavier, è toccante, mentre la giovane Dafne Keen stupisce per intensità e presenza scenica, riuscendo a bilanciare forza e vulnerabilità.
Le scene d’azione sono crude, realistiche e prive di filtro: la violenza non è spettacolo, ma parte integrante della narrazione.
Cosa funziona
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Tonalità matura e drammatica che rompe con i cinecomic tradizionali.
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Interpretazioni eccezionali di Hugh Jackman, Patrick Stewart e Dafne Keen.
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Fotografia e regia di altissimo livello, con un’estetica da western moderno.
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Colonna sonora essenziale ma efficace, che accompagna perfettamente le emozioni.
Cosa convince meno
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Il tono cupo e la violenza esplicita possono non piacere a chi si aspetta il classico film Marvel.
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Alcuni elementi della trama secondaria restano sullo sfondo.
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Ritmo volutamente lento in alcune parti, che può rallentare l’azione.
Voto finale
8,5 / 10
Un film che chiude nel migliore dei modi la storia di un personaggio iconico. Logan è un addio malinconico, intenso e umano, che lascia un segno profondo.
✅ Pro & ❌ Contro
Pro
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Interpretazione magistrale di Hugh Jackman.
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Tono adulto e realistico, raro nel genere supereroistico.
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Regia curata e atmosfera western di grande impatto.
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Finale potente e commovente.
Contro
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Violenza e dramma potrebbero non piacere a tutti.
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Alcuni villain poco memorabili.
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Ritmo più lento rispetto ai capitoli precedenti.
🎬 Curiosità
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Hugh Jackman ha dichiarato che Logan sarebbe stata la sua ultima interpretazione di Wolverine, chiudendo un arco narrativo durato quasi vent’anni.
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La giovane Dafne Keen è stata scelta dopo centinaia di provini: la sua energia sul set ha convinto subito regista e attori.
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Il film è vietato ai minori in molti paesi per la violenza realistica e il linguaggio esplicito.
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L’ispirazione principale è venuta dal fumetto Old Man Logan, che racconta un futuro distopico e la vecchiaia dei mutanti.