A due anni dal primo capitolo, M3GAN 2.0 riprende le vicende della bimba robot assassina, ora ribattezzata e aggiornata per diventare un’eroina improbabile. Gemma (Allison Williams) è di nuovo al centro della storia, costretta a richiamare in vita M3GAN per affrontare un pericolo ancora più grande: AMELIA, un androide militare nato dalla stessa tecnologia, ma con missione di distruzione globale.
Ritmo, stile e tonalità: dal grottesco alla spy-comedy
Il salto è netto: se il primo M3GAN giocava sul contrasto tra quotidianità domestica e horror grottesco, questo sequel punta deciso al blockbuster action-spy, con sequenze ambientate ai confini tra Turchia e Iran, inseguimenti, colpi di scena e una battaglia finale in pieno stile Terminator 2 meets Mission Impossible. L’ironia c’è, ma il film mette da parte la tensione horror per concentrarsi su azione e spettacolo.
Cast e interpretazioni
-
Allison Williams torna con la sua grazia nervosa, trasportando il personaggio di Gemma in una veste da Sarah Connor dell’IA.
-
Violet McGraw interpreta Cady come una teenager cresciuta, con un lato ribelle che evolve bene nel sequel.
-
Amie Donald e Jenna Davis sono ancora cuore e voce di M3GAN, tra graffi ironici e una fisicità sorprendentemente umana.
-
Ivanna Sakhno incarna AMELIA con freddezza militare, convincendo come un nemico all’altezza, in contrasto con la tipica bambola assassina.
Cosa funziona
-
Concept espanso: trasformare M3GAN da mostro domestico a protettrice globale è un colpo di scena ben riuscito.
-
Battaglie e action: sequenze di combattimento spettacolari e coreografie fisiche efficaci, con l’androide protagonista in splendida forma.
-
Tematiche attuali: il film tocca i limiti dell’IA, il controllo tecnologico e le conseguenze morali dell’autonomia artificiale, pur con leggerezza.
Dove inciampa
-
Tono incerto: a metà tra action, commedia, spy-thriller e blockbuster estivo, perde un po’ della coerenza che aveva reso unico il primo.
-
Personaggi sacrificati: la tensione emotiva tra Gemma e Cady è meno intensa, con ruoli che sembrano comprimari nella corsa agli effetti.
-
Trama familiare e prevedibile: lo scontro finale “buono vs cattivo robot” è chiaro e lineare, senza grandi sorprese narrative.
Impressioni finali
M3GAN 2.0 è un film che sa cosa vuole essere: un sequel più grande, scatenato e spettacolare. Rischia di deludere chi cercava il grottesco mix di horror e satira del primo episodio, ma offre comunque un’esperienza visiva divertente e carica di ritmo. È un sequel che gioca per il pubblico del 2025, pronto per sedersi in poltrona e godersi androidi in lotta… con stilosa leggerezza.
Il nostro voto
★★★☆☆ 3 su 5
Una ride-on da action estivo che amplia l’universo M3GAN, efficace sul piano visivo ma meno riuscita nell’anima e nell’umorismo noir.