Milarepa del 2025, diretto da Louis Nero, si sposta dall’orizzonte del mito tibetano verso una narrazione di genere ibrido ambientata in una Sardegna post-apocalittica. Qui, la natura ha reclamato il mondo dalla tecnologia, e antichi insediamenti tornano a ospitare l’uomo.
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La protagonista è Mila, dodicenne che vive con la famiglia in un villaggio rurale. Dopo che il padre muore e gli zii paterni le sottraggono l’eredità, ella intraprende un cammino che mescola vendetta e ricerca spirituale. Si narra che Mila accetti di imparare “le arti magiche proibite” per recuperare ciò che le è stato tolto. Gradualmente, la sua missione di rivalsa si trasforma in un percorso interiore verso il senso della propria identità e delle proprie responsabilità.
Difetti ed elementi da amare
I punti di forza
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Ambientazione suggestiva: la scelta della Sardegna come paesaggio retrò e senza tempo è audace. Le dune di Porto Pino, tombe sotterranee, pozzi sacri e villaggi nuragici creano un contesto che risuona di memoria e mistero.
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Cast internazionale: figure come Harvey Keitel, F. Murray Abraham, Franco Nero e Angela Molina aggiungono peso e presenza al progetto, mescolando il locale con il globale.
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Visione mitica reinventata: il film ambisce a reinterpretare i miti guardando al potere, alla natura e al femminile, con un taglio che oscilla tra il racconto epico e il dramma introspettivo.
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Stile visivo: le immagini suggerite dalle location — sitio archeologici, paesaggi primordiali, ambienti naturali che avvolgono i protagonisti — promettono momenti di forte impatto estetico.
Le criticità prevedibili
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Il bilanciamento narrativo rischia di essere sottile: vendetta, magia spirituale e viaggio interiore sono elementi che vanno armonizzati con cura, o rischiano di scontrarsi.
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Sviluppo dei personaggi secondari: con un nucleo narrativo così fortemente incentrato su Mila, gli altri personaggi potrebbero rimanere in secondo piano, senza la forza di portare spessore.
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Aspettative di coerenza interna: dato il mix fantasy/post-apocalisse, è facile che si generino incongruenze nelle regole del mondo (magia, eredità, poteri).
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Peso simbolico alto: chi ama storie più lineari e concrete potrebbe restare disorientato da metafore, silenzi e simbolismi.
Pro & Contro
✔️ Pro | ❗ Contro |
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Ambientazione potente e originale | Rischio di dispersione narrativa tra generi |
Cast di calibro internazionale | Equilibrio tra mito e realtà da calibrare con finezza |
Visione poetica che ambisce all’epico | Personaggi secondari che possono non emergere |
Potenziale simbolico e estetico forte | Possibile sensazione di “manca qualcosa” se non tutto risulta ben collegato |
Valutazione: ★★★★☆ (4/5)
Impressione finale
Milarepa (2025) è un film che promette molto — ambizione mitologica, paesaggi che parlano, un racconto al femminile che si confronta con potere, memoria e vendetta. Se riuscirà a tenere insieme i suoi elementi con coerenza, potrebbe diventare un’opera capace di sovrapporre mito e sentimento. In caso contrario, resterà un’esperienza visivamente intrigante ma narrativamente discontinua.