C’è qualcosa di incredibilmente avvolgente nei thriller targati Harlan Coben. Che si tratti di crimini familiari o amori spezzati, le sue storie riescono sempre a intrappolare lo spettatore in un labirinto di misteri e colpi di scena. Missing You, l’ultima miniserie approdata su Netflix, non fa eccezione. È una storia di assenze che fanno rumore, di incontri virtuali che riaccendono dolori reali, e di verità che hanno dovuto aspettare troppo a lungo.
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Quando un’app riapre una ferita
La protagonista, Kat Donovan, è una detective con una carriera solida e un cuore pieno di crepe. Tra le più profonde, la scomparsa del suo fidanzato di allora e la morte irrisolta del padre, anche lui poliziotto. Una doppia perdita che ha lasciato il segno. Ma tutto prende una piega diversa quando Kat, per gioco o per disperazione, decide di iscriversi a un’app di incontri… e lì, tra i profili, riappare proprio lui. Josh.
Da questo spunto apparentemente semplice nasce un thriller carico di tensione emotiva, dove ogni risposta porta con sé nuove domande. Kat si ritrova invischiata in un’indagine personale che si intreccia con un caso ufficiale: la sparizione di una madre single, legata forse alla stessa rete di profili e inganni online.
Un ritmo serrato tra colpi di scena e flashback
La serie gioca bene con il tempo. I flashback non sono mai superflui, ma aggiungono spessore emotivo, svelando pezzo dopo pezzo il passato di Kat, il suo rapporto con il padre, le ombre e i rimpianti. Ogni episodio si muove rapido ma preciso, con dialoghi ben scritti e una tensione che cresce senza forzature.
Anche l’intreccio sentimentale funziona, perché non è solo una scusa per far muovere la trama. È parte del nodo. Missing You parla di fiducia, di scelte fatte (o mancate) quando si ama qualcuno, e del peso che certe decisioni si portano dietro.
Una detective umana, non eroina
Kat è un personaggio che si fa voler bene perché non è infallibile. È stanca, disillusa, a volte troppo testarda. Ma ha uno sguardo profondo che cerca ancora risposte. E le sue fragilità la rendono credibile, soprattutto in una storia che parla proprio di ferite mai rimarginate.
Il cast che la circonda regge bene, con personaggi secondari che arricchiscono la trama senza diventare macchiette. La regia, invece, sa dosare l’estetica del noir britannico con un taglio contemporaneo, rendendo l’ambientazione fredda e funzionale alla tensione.
Perché consigliamo Missing You?
Consigliamo Missing You perché è un thriller solido, emotivo, costruito con intelligenza narrativa e sensibilità umana. Non ha bisogno di esagerazioni per coinvolgere: ti cattura con la verità delle emozioni e con l’ansia silenziosa che si insinua mentre cerchi, insieme a Kat, di capire chi ti sta mentendo… e perché.