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Il Ritorno di François Ozon: Farsa e Noir
Mon Crime, firmato dal visionario François Ozon, gioca con convenzioni e stilemi, allontanandosi dal realismo e flirtando con una estetica postmoderna. Nel suo universo filmico, Ozon omaggia i classici, impreziosendo la sua opera con una teatralità che definisce la narrazione di questa pellicola.Due Donne e un Mistero
La storia ci catapulta nella Parigi del 1935, un palcoscenico di commedia gialla, dove i personaggi si affrontano in una battaglia di ingegno e di doppio gioco. La trama evoca il musical ‘Chicago’, con Madeleine Verdier, interpretata dalla talentuosa Nadia Tereszkiewicz, coinvolta in un omicidio che paradossalmente catalizza su di lei i riflettori della fama.Un Equilibrio tra Commedia e Dramma
Il regista non tralascia di sperimentare l’equilibrio tra il giallo e la screwball comedy, genere che ha già utilizzato le opere di Berr e Verneuil come ispirazione. Il film strizza l’occhio ai grandi come Ernst Lubitsch e Billy Wilder, offrendo momenti di puro intrattenimento e risate.Un Cast di Eccellenza
Con interpreti del calibro di Isabelle Huppert e Fabrice Luchini, il film si arricchisce di performance memorabili, tra cui quella di Huppert nei panni della ex-diva del muto Odette Chaumette, che con la sua presenza scardina le dinamiche del film, portando una ventata di comicità e fascino.Conclusioni
Mon Crime, pur nella sua leggerezza, riesce a rivisitare con maestria la screwball comedy, offrendo una visione fresca e ironica di un genere tanto amato. Le interpretazioni, l’arte e l’ingegnosità della narrazione rendono il film un vero gioiello del cinema contemporaneo.