Mr Inbetween è una di quelle serie che non fanno rumore, ma lasciano il segno. Creata, scritta e interpretata da Scott Ryan, racconta la storia di Ray Shoesmith, un uomo apparentemente normale: padre devoto, amico leale e fratello premuroso. Ma di notte, Ray lavora come sicario e riscossore di debiti per la malavita di Sydney.
La serie, prodotta da FX Australia e durata tre stagioni (2018–2021), è una delle opere più autentiche e minimali del crime moderno. Niente supercriminali, niente effetti speciali, niente dialoghi artificiosi: solo la vita quotidiana di un uomo che tenta di restare umano in un mondo che lo costringe a essere spietato.
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Stile e tono
Diretta da Nash Edgerton, Mr Inbetween trova la sua forza nella semplicità: episodi brevi (20–25 minuti), ritmo asciutto e una scrittura chirurgica. Ogni scena pesa, ogni battuta serve, ogni silenzio dice qualcosa.
L’atmosfera oscilla tra realismo urbano e ironia nera. C’è violenza, ma non spettacolarizzata; umorismo, ma mai gratuito. È una serie che preferisce suggerire piuttosto che mostrare, e proprio per questo resta impressa.
Cosa funziona
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Scott Ryan è straordinario: interpreta Ray con una calma glaciale, rendendolo insieme minaccioso e vulnerabile. È un antieroe credibile, complesso e umano.
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Scrittura eccellente: ogni episodio racconta un piccolo frammento di vita che, nel tempo, costruisce un ritratto profondo e realistico.
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Tono unico: la serie bilancia con naturalezza momenti di violenza e riflessione, senza mai risultare artificiosa.
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Umanità vera: Ray non è solo un killer — è un uomo che ama la figlia, si prende cura del fratello malato e cerca un senso nel caos.
Dove inciampa
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Durata limitata: con soli 26 episodi totali, la serie finisce proprio quando vorresti sapere di più.
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Stile minimalista: per chi cerca ritmo alto e azione continua, può sembrare lenta o “troppo silenziosa”.
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Alcune sottotrame accennate (come la vita sentimentale di Ray) potevano essere approfondite meglio.
Pro & Contro
✔️ Pro | ❗ Contro |
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Interpretazione magistrale di Scott Ryan | Poche puntate: si chiude troppo presto |
Scrittura realistica e asciutta | Alcune sottotrame restano incomplete |
Tono bilanciato tra violenza e ironia | Ritmo “calmo” per gli amanti dell’azione pura |
Uno dei migliori crime recenti |
Valutazione: ★★★★★ (5/5)
Scene memorabili
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👊 La rissa nel parcheggio: violenza secca, senza fronzoli, puro realismo.
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👨👧 Le scene con la figlia: momenti di tenerezza che spezzano il cinismo.
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☕ Le conversazioni al bar con Gary: ironiche, surreali, ma rivelatrici.
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🔫 Il finale: sobrio, potente, e coerente con tutto ciò che la serie ha costruito.
Impressione finale
Mr Inbetween è un piccolo capolavoro nascosto. Una serie che non urla, ma colpisce nel profondo. Mostra il lato quotidiano del male, senza mai giudicarlo, e trasforma un sicario australiano in un personaggio universale.
Cruda, ironica, malinconica: un gioiello di scrittura e interpretazione che dimostra come il vero noir non ha bisogno di esagerare — basta mostrarci l’uomo dietro la maschera.