In un’epoca dove i superpoteri al cinema sembrano tutti uguali, Mr. Morfina prova a cambiare la regola: qui non si vola, non si sparano laser, e non c’è alcun costume attillato. Solo un uomo che non può sentire dolore. Eppure, è proprio da questo limite che nasce la scintilla.
Nathan Caine, il protagonista interpretato da un sorprendente Jack Quaid, è un antieroe che non ha nulla del classico macho d’azione. È fragile, schivo, quasi invisibile. Ma la sua condizione rara — l’impossibilità di sentire dolore fisico — lo rende involontariamente perfetto per affrontare qualcosa che lo supera. E da qui parte tutto.
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Una premessa assurda, un film che funziona
L’idea di costruire un action movie su un uomo che non sente dolore poteva facilmente scivolare nel grottesco. Invece, Mr. Morfina trova il giusto equilibrio tra ironia, ritmo, e riflessione. Nathan lavora in banca, è goffo, e vive la sua condizione come una condanna: ogni graffio, ogni frattura, ogni infezione rischia di passare inosservata, e quindi di ucciderlo.
Ma quando un gruppo di rapinatori irrompe nel suo ufficio, e una collega (ovviamente la ragazza che gli piace) viene presa in ostaggio, Nathan scopre che la sua “maledizione” può diventare un’arma.
Jack Quaid sorprende (e diverte)
Jack Quaid è perfetto in questo ruolo: riesce a essere vulnerabile e brillante, a passare dall’espressione da nerd impaurito all’eroe sgangherato che prende botte e le ignora con sguardo stupito. Il suo Nathan è credibile perché umano, pieno di difetti e incertezze.
Funzionano anche i comprimari, in particolare Amber Midthunder nei panni di Sherry, una co-protagonista solida e ben scritta, e Ray Nicholson nei panni del villain, il classico psicopatico con un sorriso troppo largo e troppo lucido per ispirare fiducia.
Azione, comicità e un sottotesto interessante
Il bello di Mr. Morfina è che non si limita a correre e sparare. Certo, ci sono scene d’azione ben coreografate, colpi di scena, inseguimenti. Ma sotto c’è una riflessione sottile su cosa significhi davvero “sentire”. Nathan non sente il dolore fisico, ma è emotivamente inchiodato dalla paura di farsi male, di non essere all’altezza, di deludere.
E il film ce lo mostra senza pietismo, con una scrittura leggera ma efficace. Si ride, spesso, ma mai alle spalle del protagonista.
Perché consigliamo Mr. Morfina?
Consigliamo Mr. Morfina perché è una ventata di aria fresca nel genere action comedy. Originale, ben recitato, divertente e — in fondo — anche toccante. Non rivoluzionerà il cinema, ma lascia il segno. E, a modo suo, ricorda che a volte ciò che pensiamo sia il nostro limite più grande può diventare la nostra forza.