In un mondo che corre, Perfect Days si ferma. Wim Wenders costruisce un film apparentemente minimale ma capace di toccare corde profondissime, seguendo la vita di Hirayama, un uomo che lavora come addetto alle pulizie dei bagni pubblici di Tokyo. Tutti i giorni, gli stessi gesti: sveglia presto, una lattina di caffè, la radio, il lavoro, un libro, una fotografia. Routine? Forse. Ma Wenders ci mostra che nella ripetizione può esserci libertà, e nella semplicità un’intera filosofia di vita.
Disponibile per lo streaming in alta definizione 4K
Hirayama — interpretato con grazia e umiltà da Kōji Yakusho, premiato a Cannes come miglior attore — è un uomo che vive nel presente. Non lo dice mai, ma lo respira. Osserva gli alberi, la luce che filtra, i visi che incontra per pochi secondi. Ogni cosa, per lui, è degna di attenzione. È un film che non spiega, mostra. E nel mostrare, commuove.
La fotografia di Franz Lustig è un abbraccio visivo: colori morbidi, geometrie urbane, luce che diventa sentimento. Ogni inquadratura è composta con la cura di chi ama le cose piccole. Il sonoro – da Lou Reed a Patti Smith – accompagna i gesti quotidiani come se ogni canzone appartenesse a una memoria segreta.
Wenders parla di solitudine senza tristezza: quella scelta, quella che non è isolamento ma consapevolezza. Perfect Days non ha bisogno di conflitto, perché la tensione nasce dal silenzio. Quando, nel finale, un ricordo riemerge e la routine si incrina, il film non cerca spiegazioni: lascia che sia lo spettatore a capire che la vita non è altro che una somma di momenti imperfetti e perfetti allo stesso tempo.
È un film lento, sì. Ma chi riesce a rallentare, scopre qualcosa di prezioso: il valore dell’attenzione. Guardare il mondo come se fosse la prima volta.
🌸 Punti di forza e debolezze
✔️ Punti di forza | ❗ Debolezze |
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Regia contemplativa e profondamente umana | Ritmo estremamente lento, non per tutti |
Interpretazione straordinaria di Kōji Yakusho | Mancanza di trama tradizionale |
Fotografia e colonna sonora perfettamente in armonia | Qualche sequenza può apparire ridondante |
Emozione pura senza bisogno di parole | Finale volutamente aperto e sospeso |
Valutazione: ★★★★★ (5/5)
Curiosità
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Il film è stato nominato all’Oscar 2024 come miglior film internazionale.
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I bagni che Hirayama pulisce sono reali, progettati da architetti contemporanei per il progetto “The Tokyo Toilet”.
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Wenders ha dichiarato che l’idea gli è nata “camminando, osservando Tokyo al mattino, e pensando che la semplicità può essere rivoluzionaria”.