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Pluribus – Quando essere felici diventa un virus

In un mondo dove tutti sembrano essere entrati in una felicità collettiva e irreversibile, la vera minaccia non è la disperazione… ma il sorriso obbligato.
Pluribus ci lancia in una sequenza straniante: tutti felici, tutto perfetto, nessuno in lotta — tranne lei, Carol Sturka, romanziera di romanzi rosa, definita “la persona più infelice del mondo”. Ed è proprio lei l’ultima speranza dell’umanità.

Disponibile in streaming su Altadefinizione.

Dopo un segnale dallo spazio e un virus che trasforma l’intera popolazione in una mente collettiva (gli “Altri”), Carol scopre di essere una delle poche immuni. In un mondo che non vuole solo sopravvivere, ma essere felice per sempre, la sua riluttanza a partecipare diventa la missione più pericolosa: salvare l’individuo dalla conformità.
Tra momenti di assenza di colore, fughe, protocolli governativi, domande morali e visioni disturbanti di felicità imposta, la serie avanza con lentezza ma con forza.


Temi principali

  • Felicità imposta vs emozione autentica: cosa accade quando la gioia non può essere scelta?

  • Individualità contro collettività: l’io che resiste in un “noi” obbligato.

  • Controllo invisibile: non è la coercizione violenta, è l’essere persuasi a “essere felici”.

  • Responsabilità e ribellione: la protagonista è riluttante, ma è lei che deve cambiare le regole del gioco.

  • Metafora del presente: la serie usa un futuro ipersaturo per riflettere sulla tecnologia, sul consenso e sul malessere dietro la perfezione.


Produzione, cast e stile

La serie è creata da Vince Gilligan, con protagonista Rhea Seehorn — nei panni di Carol — affiancata da un cast che include Karolina Wydra e Carlos Manuel Vesga.
Il network è Apple TV+, che ha ordinato una prima stagione di 9 episodi, già rinnovata per la seconda. Apple+2Wikipedia+2
Lo stile visivo mescola la quotidianità americana (Albuquerque) con inserti disturbanti, scenografie pulite e una palette che alterna normalità e grottesco. Il ritmo è meditativo, riflessivo, e richiede attenzione — non è un semplice sci-fi d’azione.


Cosa funziona & cosa lascia perplessi

✅ Punti di forza ❌ Limiti
Idea originale: un virus di felicità anziché distruzione. Ritmo lento, la trama richiede tempo per dispiegarsi e può testare la pazienza dello spettatore. The Guardian+1
Performances solide (Seehorn su tutte), scrittura curata. Alcune parti restano volutamente inquietanti e poco chiare: non tutti possono apprezzare l’ambiguità.
Temi attuali trattati con profondità: tecnologia, identità, conformismo. Meno momento “azione pura”: chi cerca esplosioni ogni dieci minuti potrebbe rimanere deluso.
Produzione di alto livello: ambientazione, design, tono coerente. Essendo molto autoriale, può risultare meno accessibile per un pubblico che predilige trame più lineari.

Voto finale

8,7 / 10
Pluribus è una delle serie più intriganti del 2025: audace, originale e profondamente riflessiva.
Non perfetta per tutti, ma sicuramente significativa per chi cerca sci-fi che pensi tanto quanto intrattenga.


In sintesi

Un virus di felicità. Una donna immune. Un mondo che sorride… e che nasconde la sua costrizione.
Pluribus non è solo “una serie sci-fi”: è una dissezione del nostro bisogno di essere felici a tutti i costi.
Se sei pronto a guardare il lato oscuro del “felici e contenti”, questa è la stagione giusta.

“Quando tutti sono felici, chi ascolta la verità?”

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