Al momento stai visualizzando Scream 6: Ghostface cambia città, ma non perde il vizio

Scream 6: Ghostface cambia città, ma non perde il vizio

  • Categoria dell'articolo:Recensioni film

Ogni volta che pensi che Scream abbia detto tutto, arriva un nuovo capitolo a ricordarti che Ghostface non muore mai.
Ma Scream VI fa qualcosa di diverso: prende la saga, la sposta a New York e prova a cambiare aria, ritmo, atmosfera.
La Woodsboro che conoscevamo non c’è più.
Adesso ci sono metropolitane claustrofobiche, appartamenti minuscoli, vicoli bui e milioni di sconosciuti.
Un terreno perfetto per un assassino che si nutre di paranoia.

Il cuore del film sono ancora le sorelle Carpenter, Sam e Tara, che cercano di costruirsi una vita normale dopo gli eventi del capitolo precedente.
Normale… finché non compare un Ghostface nuovo, più diretto, più brutale, decisamente meno “giocoso” del solito.

Guardarlo in streaming 4K su altadefinizione. 

New York come personaggio

Il vero colpo di scena del film è l’ambientazione.
Non è solo un cambio di location: è un cambio di tono.

  • La metropolitana di Halloween con mezzo vagone mascherato

  • Il minimarket con l’assassino armato in piena vista

  • Le scale di emergenza che diventano trappole

  • Le strade affollate dove nessuno si accorge di niente

New York amplifica tutto: il caos, la solitudine, la vulnerabilità.

E Ghostface ci sguazza.


Personaggi che funzionano

La “nuova generazione” del cast è finalmente a proprio agio:

  • Sam, tormentata quanto basta

  • Tara, più indipendente e combattiva

  • Mindy, l’esperta meta-horror che aggiorna le regole del gioco

  • Chad, sorprendentemente carismatico

Il film punta molto sulla loro chimica e sulla dinamica da piccola famiglia improvvisata.
E funziona.


Più slasher, meno mistero

Scream VI è uno dei capitoli più violenti del franchise.
Coltellate decise, inseguimenti ravvicinati, attacchi improvvisi: Ghostface è fisico, rabbioso, quasi animalesco.
Il mistero dell’identità c’è, certo, ma è meno raffinato e più prevedibile rispetto ad altri film della saga.

Il finale, poi, è un mix di fan-service, spettacolarità e twist che si vede arrivare da lontano.
Non rovina il film, ma non è il pezzo più forte.


Cosa funziona

  • Ghostface più feroce e minaccioso del solito

  • New York sfruttata bene come ambiente horror

  • Buon equilibrio tra tensione e autoironia

  • Nuovo cast finalmente convincente

  • Sequenze memorabili: il vagone della metro, l’appartamento con la scala, il market


Dove zoppica

  • Il reveal dell’assassino non è tra i migliori della saga

  • Qualche dialogo meta un po’ forzato

  • Terzo atto caotico e poco credibile

  • Troppa immunità per certi personaggi chiave

  • Deborah Cox… sparisce un po’ troppo presto


Valutazione finale

Scream VI non reinventa il franchise, ma sa come rinfrescarlo.
È veloce, brutale, divertente al punto giusto e capace di regalare almeno due sequenze da antologia slasher moderna.
La trama non è solida come quella dei capitoli migliori, ma l’intrattenimento è garantito.

Per gli appassionati della saga, è un capitolo solido.
Per i neofiti, un buon modo per entrare nel mondo di Ghostface senza sentirsi persi.

Voto: 7,4 / 10


Pro e Contro

Pro Contro
Atmosfera urbana perfetta Finale prevedibile
Ghostface più brutale del solito Alcune scelte poco credibili
Buone dinamiche del nuovo cast Meta-humor ripetitivo
Sequenze di tensione memorabili Un paio di personaggi sottoutilizzati
Ritmo veloce e adrenalinico Reveal non all’altezza dei migliori capitoli

Curiosità

  • È il primo film della saga ambientato fuori da Woodsboro e fuori dal campus universitario.

  • Il Ghostface di questo capitolo è stato descritto dal regista come “il più aggressivo mai portato sullo schermo”.

  • Le scene in metropolitana sono state tra le più complesse da girare, per via delle luci intermittenti e degli stunt.

  • Gli autori hanno dichiarato di essersi ispirati ai thriller urbani degli anni ’70.