Cosa succede quando un gruppo di alieni fugge dal proprio mondo distrutto e finisce a vivere in una villetta americana di periferia?
Succede Solar Opposites, la serie animata ideata da Justin Roiland e Mike McMahan (gli stessi di Rick and Morty), che dal 2020 continua a crescere stagione dopo stagione fino alla recente quinta, portando con sé il caos, l’ironia e una strana forma di affetto cosmico.
È come se The Simpsons incontrassero South Park… ma scritti da un fisico quantistico sotto effetto di caffeina e sarcasmo.
Disponibile in streaming su Altadefinizione.
Dopo che il pianeta Shlorp è stato distrutto, un team di quattro alieni – Korvo, Terry, Yumyulack e Jesse – si schianta sulla Terra e cerca di ricostruire la civiltà partendo da una villetta a schiera.
Ma adattarsi al pianeta umano è più difficile del previsto: Korvo odia tutto e tutti, Terry si innamora delle peggiori abitudini terricole, e i due piccoli alieni collezionano umani in una teca da laboratorio che evolve in una sottotrama a sé, epica e inquietante.
Umorismo e struttura
Il punto forte di Solar Opposites è il suo umorismo multistrato.
È demenziale, ma anche intelligente; esagera, ma sa quando colpire al cuore.
Ogni episodio mescola parodia sci-fi, critica sociale e pura anarchia narrativa. La serie si prende gioco dei cliché americani, delle relazioni, del consumismo e persino delle serie stesse.
E quando sembra troppo assurda… arriva The Wall (la famosa sottostoria della mini-società umana intrappolata nella teca), che diventa improvvisamente un dramma politico e distopico degno di Game of Thrones.
Stile e doppiaggio
L’animazione è vibrante, satura e dinamica: sembra urlare colore e ironia.
Ogni stagione alza l’asticella visiva e narrativa, con doppiaggi sempre azzeccati (Dan Stevens subentra a Justin Roiland come voce di Korvo dalla stagione 4, portando un tono più teatrale e british).
La colonna sonora è un continuo mash-up pop che accompagna l’assurdità generale con energia contagiosa.
Cosa funziona e cosa no
| ✅ Cosa spacca | ❌ Cosa zoppica |
|---|---|
| Umorismo dissacrante ma brillante: pochi show sanno essere così consapevoli del proprio delirio. | Alcune gag si ripetono: il formato “caos costante” a volte stanca. |
| “The Wall”: una delle sottotrame più sorprendenti mai viste in un cartoon. | Se non ami l’umorismo surreale o il nonsense, rischi di perderti. |
| Animazione curata, ritmo frenetico, grande inventiva visiva. | Alcuni episodi sembrano filler, soprattutto nelle stagioni centrali. |
| Satira sociale pungente sotto la superficie sci-fi. | Tono altalenante tra comicità pura e momenti drammatici: non sempre bilanciato. |
Voto finale
8,5 / 10
Solar Opposites è una serie che osa, diverte e sorprende.
Non tutti i colpi vanno a segno, ma quelli che arrivano… fanno centro.
È un trip visivo e narrativo, ma anche una riflessione (serissima) su quanto gli umani possano sembrare alieni ai propri occhi.
In sintesi
Per chi ama Rick and Morty, è un must: più leggero, più solare, ma con la stessa vena di cinismo e genialità.
Per chi non lo conosce, è un perfetto ingresso nel mondo delle commedie animate adulte: basta accettare che qui niente è normale, e tutto ha un senso anche quando non ce l’ha.
In fondo, come dice Korvo:
“Gli umani non distruggono mai nulla. A parte tutto ciò che toccano.” 👽