Quando uscì nel 1980, L’Impero colpisce ancora cambiò per sempre il destino della saga di George Lucas. Diretto da Irvin Kershner, è considerato il miglior capitolo di Star Wars perché riesce a portare la space opera verso territori più adulti, oscuri e drammatici, senza perdere il fascino dell’avventura.
La ribellione, reduce dalla vittoria della Morte Nera, subisce ora la reazione brutale dell’Impero. I nostri eroi sono costretti a dividersi: Han Solo, Leia e Chewbacca in fuga per l’iperspazio, Luke Skywalker a cercare la propria strada sotto la guida del misterioso Maestro Yoda. Sullo sfondo, Darth Vader cresce come icona assoluta del male, conducendo lo spettatore a una delle rivelazioni più famose della storia del cinema.
Guardalo in streaming 4k gratis su Altadefinizione
Temi e atmosfere
Rispetto a Una nuova speranza, questo episodio è più cupo e complesso. Non ci sono finali rassicuranti, ma una serie di prove dolorose che mettono in discussione i protagonisti. Luke affronta la paura e il destino, Han e Leia vivono una tensione romantica che diventerà leggendaria, e l’Impero mostra tutta la sua potenza schiacciante.
La fotografia fredda delle battaglie sul pianeta ghiacciato Hoth, l’atmosfera mistica delle paludi di Dagobah e il futurismo elegante di Cloud City rendono ogni ambientazione memorabile. John Williams firma una colonna sonora epica, con il debutto della celeberrima “Marcia Imperiale”, ormai sinonimo di Darth Vader.
Perché è un capolavoro
L’Impero colpisce ancora non si limita a espandere l’universo narrativo: alza l’asticella emotiva e tematica. È un film che osa lasciare i suoi eroi sconfitti, che chiude con un cliffhanger audace, e che trasforma un franchise nato come favola avventurosa in una vera epopea moderna.
Pro & Contro
✔️ Pro | ❗ Contro |
---|---|
Tono più maturo e complesso rispetto al primo capitolo | Può risultare “troppo cupo” per chi amava l’avventura leggera |
Momenti iconici (Yoda, rivelazione di Vader, Han e Leia) | Finale aperto che all’epoca lasciò alcuni spettatori spiazzati |
Colonna sonora di John Williams con la Marcia Imperiale | |
Regia e sceneggiatura che ampliano il mito |
Valutazione: ★★★★★ (5/5)
Scene iconiche
-
❄️ La battaglia di Hoth: tra le più spettacolari del cinema sci-fi, con i giganteschi AT-AT.
-
🧙 Il training con Yoda: filosofia Jedi e una delle frasi più celebri: “Fare o non fare. Non c’è provare.”
-
💔 La cattura di Han Solo: “Ti amo” – “Lo so”. Un momento cult del cinema romantico.
-
⚔️ Il duello tra Luke e Vader: non solo azione, ma rivelazione scioccante: “Io sono tuo padre.”
Curiosità
⭐ Il segreto meglio custodito di Hollywood
La frase “Io sono tuo padre” non era nel copione originale: per mantenere la sorpresa, sul set David Prowse (che interpretava Vader fisicamente) recitò un’altra battuta. La verità fu rivelata solo in post-produzione, con la voce di James Earl Jones.
⭐ Un finale shockante
All’epoca fu una scelta rivoluzionaria: lasciare i protagonisti sconfitti e con Han Solo prigioniero fu un rischio narrativo enorme, che però consolidò il mito della saga.
⭐ La nascita della “Marcia Imperiale”
La colonna sonora di John Williams introdusse per la prima volta il tema di Darth Vader. Oggi è uno dei brani più riconoscibili della storia del cinema.
⭐ Effetti speciali pionieristici
La battaglia di Hoth con gli AT-AT fu realizzata con la tecnica della stop motion, spingendo al massimo le possibilità visive dell’epoca.
⭐ Accoglienza e riconoscimenti
Pur con un’accoglienza iniziale meno entusiastica rispetto al primo capitolo, col tempo è diventato il film più amato dai fan e dalla critica, considerato il vertice artistico della saga.
Impressione finale
Star Wars: Episodio V – L’Impero colpisce ancora è il cuore della saga: epico, maturo, emozionante. Un film che ancora oggi, a più di quarant’anni dall’uscita, resta un punto di riferimento assoluto del cinema di fantascienza e dell’immaginario collettivo.