Al momento stai visualizzando Tetris – il videogioco che sfidò la Guerra Fredda

Tetris – il videogioco che sfidò la Guerra Fredda

  • Categoria dell'articolo:Recensioni film

Quando pensiamo a Tetris immaginiamo solo blocchi colorati che cadono, ma il film di Jon S. Baird racconta qualcosa di molto più complesso: la battaglia legale e politica per i diritti di distribuzione del videogioco creato in Unione Sovietica da Alexey Pajitnov.

Protagonista è Henk Rogers (interpretato da Taron Egerton), imprenditore olandese-americano che, negli anni ’80, scopre il potenziale del gioco e decide di portarlo al mondo intero. Inizia così una corsa contro il tempo tra interessi economici, spionaggio e le tensioni della Guerra Fredda.

Guardalo gratis in streaming 4k su Altadefinizione

Stile e atmosfere

Il film non è un biopic tradizionale:

  • Mescola thriller politico, dramma legale e momenti quasi da spy-movie.

  • Usa un’estetica anni ’80 con colori vivaci, musica synth e persino sequenze in stile “pixel art” che richiamano il mondo dei videogiochi.

  • Alterna ironia e tensione, mantenendo un ritmo incalzante.


Punti di forza

  • Taron Egerton trascina il film con un’interpretazione carismatica e coinvolgente.

  • La vicenda è appassionante e poco conosciuta, capace di sorprendere anche chi conosce solo il gioco.

  • Buon equilibrio tra intrattenimento e fedeltà storica.

  • Colonna sonora anni ’80 che amplifica l’atmosfera.


Limiti

  • Alcuni passaggi semplificano troppo la complessità legale e politica della vicenda.

  • L’ultima parte scivola in un tono quasi “action”, poco coerente con l’impianto iniziale.

  • Personaggi secondari non sempre sviluppati in profondità.


Pro & Contro

✔️ Pro ❗ Contro
Storia appassionante e poco nota Finale un po’ forzato verso l’action
Taron Egerton in gran forma Alcune semplificazioni narrative
Estetica anni ’80 accattivante Personaggi secondari sottotono
Mix riuscito di thriller, biopic e ironia  

Valutazione: ★★★★☆ (4/5)


Impressione finale

Tetris non parla solo di un videogioco, ma di libertà, creatività e di come la cultura possa oltrepassare muri ideologici e politici. È un film che diverte, intrattiene e racconta un pezzo affascinante di storia recente, mostrando come dietro a quattro blocchi colorati ci fosse una partita molto più grande.