“The Deliverance – La redenzione”, disponibile su Altadefinizione, è la nuova produzione di Lee Daniels che intreccia il dramma familiare e l’horror, con un cast di eccezione capitanato da Andra Day e Glenn Close.

Un’Inusuale Combinazione di Generi

Lee Daniels, noto per le sue opere di forte impatto emotivo come “Precious” e “The Paperboy”, si avventura in un nuovo territorio con “The Deliverance – La redenzione”. Questa volta, il regista esplora il genere horror, ispirandosi liberamente alla vicenda di Latoya Ammons del 2011, e cerca di mescolare gli elementi tipici delle sue opere con quelli del cinema di genere. Il film si distingue per la sua rappresentazione cruda e realistica dei meccanismi disfunzionali all’interno di una famiglia afroamericana, alle prese con difficoltà economiche e relazionali. Tuttavia, la narrazione si sposta poi verso il territorio dell’horror, richiamando elementi classici come quelli di “L’esorcista”, con una trama che, purtroppo, non riesce a innovare significativamente rispetto ai cliché del genere.

Dramma Familiare e Horror: Un’Unione Imperfetta

La prima parte del film si concentra efficacemente sui conflitti interni della famiglia Jackson, interpretata da un cast di talento, tra cui Andra Day nel ruolo di Ebony e Glenn Close nel ruolo della madre Alberta. La dinamica tra i personaggi, inclusa la presenza inquisitoria di Cynthia Henry (interpretata da Mo’Nique), contribuisce a creare un’atmosfera avvincente e complessa. Nonostante il forte impatto della drammaturgia familiare, il film scivola nella seconda parte verso una ripetizione dei cliché dell’horror. La trama si evolve in una serie di elementi soprannaturali e scene di possessione che non aggiungono nulla di nuovo al panorama dell’horror contemporaneo, riducendo il potenziale innovativo del progetto.

Conclusioni

“The Deliverance – La redenzione” si rivela efficace nell’esplorare le dinamiche di una famiglia disfunzionale, ma perde mordente nella sua dimensione horror. Nonostante un cast di alto livello e un’interessante premessa, il film finisce per ripercorrere sentieri già battuti nel genere, offrendo una conclusione deludente rispetto alle aspettative iniziali.