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The Umbrella Academy 4: l’ultima apocalisse per gli anti-eroi di Netflix

The Umbrella Academy 4 arriva in streaming su altadefinizione, e Luther, Diego, Allison, Klaus, Cinque, Ben, Viktor tornano per salvare il mondo un’ultima volta… o forse per distruggerlo definitivamente. Di sicuro, saranno ancora l’antitesi dell’epica!

Un’Epopea di Anti-Eroi

Fin dal suo debutto, The Umbrella Academy si è imposta come la serie sui supereroi di Netflix, offrendo una visione alternativa e molto più oscura del tipico racconto di eroi. In un mondo dove ogni piattaforma di streaming cerca il proprio angolo nel genere, The Umbrella Academy ha fatto un passo avanti, rappresentando una generazione di millennial che incarnano il disagio sociale e l’assenza di appartenenza. Un gruppo di ragazzi e ragazze, nati lo stesso giorno ma da madri diverse, manifestano poteri sovrumani e vengono adottati dal misterioso miliardario Reginald Hargreeves, che li trasforma in una squadra di supereroi disfunzionali.

L’Ultima Stagione: Un Mondo senza Poteri

La quarta stagione, la prima a non essere basata direttamente sui fumetti di Gerard Way e Gabriel Bá, porta una ventata di novità con un format ridotto a sei episodi e una narrazione che si discosta dalle ripetitive apocalissi delle stagioni precedenti. La storia riprende sei anni dopo gli eventi della terza stagione, con i protagonisti privati dei loro poteri e dispersi in vite mediocri e insignificanti. Questo spunto interessante mette in risalto la fragilità dei personaggi, costretti a confrontarsi con un mondo normale che sembra non avere più bisogno di loro.

Setta o Squadra? La Nuova Dinamica

I personaggi della serie tornano a interagire in modo ancora più disfunzionale, questa volta coordinati da una coppia bizzarra e affascinante interpretata da Megan Mullally e Nick Offerman. La loro presenza aggiunge un nuovo livello di ironia e comicità, bilanciando la tensione narrativa che si concentra sulla misteriosa minaccia rappresentata da una nuova arrivata, interpretata da Victoria Sawal. Questa stagione sembra voler chiudere il cerchio, rivelando segreti e risposte alle domande rimaste in sospeso nelle stagioni precedenti, ma mantenendo un focus sul lato umano dei personaggi.

Il Multiverso e l’Ultima Minaccia

Il multiverso torna al centro della trama, con gli episodi che si concentrano su come la squadra si adatti a questa nuova realtà senza poteri. La tensione si costruisce attorno alla figura del Conte, un misterioso antagonista che sembra avere un piano oscuro per i nostri eroi. Nonostante la stagione cerchi di legare tutte le trame lasciate in sospeso, alcune scelte narrative potrebbero non soddisfare tutti i fan, soprattutto per l’inaspettato epilogo che vira più verso la fantascienza che verso una risoluzione emotiva.

Un’Ultima Avventura Visivamente Affascinante

Dal punto di vista visivo, The Umbrella Academy 4 non delude. La serie mantiene il suo stile distintivo, con una regia audace, una fotografia accattivante e una colonna sonora pop che accompagna perfettamente le avventure dei protagonisti. Anche se la riduzione del numero di episodi rende alcuni passaggi narrativi un po’ frettolosi, l’estetica e l’atmosfera rimangono coerenti con ciò che i fan amano di questa serie.

Conclusioni: Una Fine Degna di Nota

Concludendo questa recensione di The Umbrella Academy 4, possiamo affermare che la serie chiude con dignità, pur con alcune riserve. La scelta di ridurre il numero di episodi e di esplorare nuovi temi ha portato freschezza alla narrazione, anche se il finale potrebbe lasciare alcuni spettatori insoddisfatti. Tuttavia, la serie rimane un prodotto iconico e unico nel panorama televisivo, capace di intrattenere e sorprendere fino all’ultimo.

Perché ci piace

  • Il punto di partenza originale con gli Umbrella senza poteri.
  • Le new entry, in particolare la coppia Mullaly-Offerman.
  • Il tentativo di collegare tutte le stagioni precedenti.
  • L’aspetto visivo e la colonna sonora sempre al top.

Cosa non va

  • L’epilogo meno familiare e più orientato alla fantascienza.
  • Alcuni passaggi risultano frettolosi a causa del minor numero di episodi.