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The Walking Dead: Dead City – spin off della celebre serie

The Walking Dead: Dead City è lo spin‑off che porta sullo schermo Maggie e Negan, ex nemici iconici, alle prese con una Manhattan isolata e dominata da gruppi ostili. Il cuore della trama è il ritrovamento di Hershel, figlio di Maggie, rapito da un nuovo villain noto come “il Croato”.

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Due stagioni dense di tensione e dinamiche contrastanti

Stagione 1 (6 episodi): mette subito in primo piano la relazione tesa tra Maggie e Negan. Costretti a collaborare, emergono i temi della colpa, del perdono e della convivenza in un mondo ribaltato. L’ambientazione urbana e i pericoli metropolitani cambiano le carte in tavola rispetto ai boschi originali. Ci sono momenti spettacolari di adrenalinica azione in città, ma qualche passo narrativo è prevedibile o esasperato.

Stagione 2 (8 episodi): amplia il puzzle narrativo introducendo la New Babylon Federation e il gruppo violento dei Burazi. Emergono nuovi personaggi come la Dama e l’evoluzione di Hershel adolescente su uno sfondo di potere e sopravvivenza. A sorpresa, la critica la considera più interessante e coerente rispetto alla prima.

Cast e interpretazioni: la forza degli ex nemici

Lauren Cohan e Jeffrey Dean Morgan sono il centro emotivo e narrativo, con un’alchimia che oscilla tra rancore, nostalgia e collaborazione – continua a coinvolgere. Negan rimane carismatico e imprevedibile; Maggie è tormentata ma determinata. Gaius Charles incarna Perlie Armstrong, marshall dalla coscienza ambigua, e Željko Ivanek costruisce un Croato convincente. La sua comparsa – anche se a tratti frettolosa – spinge la tensione.

Punti di forza

  • Maggie & Negan: dinamica complessa, focus emotivo e tensione non banale

  • Ambientazione urbana: la Manhattan post-apocalittica porta freschezza nella saga

  • Stagione 2 migliorata: ritmo più solido, conflitti ideologici e personaggi in evoluzione

Criticità da segnalare

  • Trama prevedibile: alcune svolte narrative risultano scontate o poco originali

  • Worldbuilding limitato: alcune fazioni (New Babylon) e contesti non ricevono lo spazio necessario

  • Effetti e zombie zoppicanti: CGI poco convincenti e zombie meno minacciosi

Bilancio finale

Dead City resta dipendente dall’amore per i suoi protagonisti e dal fascino dell’ambiente urbano, più che da una trama originale. Se la prima stagione paga pegno a una certa prevedibilità, la seconda riscatta con archi narrativi più compatti e incisivi. È un prodotto perfetto per i fan nostalgici, meno per chi cerca novità tematiche o horror puro.

Il nostro voto

★★★☆☆ 3,5 su 5
Solido spin‑off con interpretazioni centrali di alto livello e un setting sorprendente; da vedere per gli appassionati e per chi apprezza la tensione urbana, ma con riserva per chi cerca innovazione narrativa.


Pro & Contro

✅ Aspetti positivi ❌ Aspetti negativi
Maggie–Negan: tensione, emozione e crescita Trama a volte prevedibile e convenzionale
Ambientazione post-apocalittica nel cuore di Manhattan Worldbuilding superficiale in alcune fazioni
Stagione 2 più compatta e avvincente Effetti visivi e zombie poco impressionanti