Il mondo di “The Witcher” è in tumulto, e uno degli elementi più discussi della nuova stagione è l’ingresso di la Banda dei Ratti: un gruppo di giovani fuorilegge che Ciri decide di seguire, gettando via per un istante la figura della principessa predestinata e vestendo i panni di ribelle.
Questo episodio narrativo segna una svolta: non è solo la guerra, non è solo la caccia ai mostri — è la lotta interna, il punto in cui il potere si confronta con la rabbia, la ribellione e la ricerca della propria strada.
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Trama in sintesi
Dopo aver perso molti riferimenti e scoperto il peso del proprio destino, Ciri si allontana dai percorsi che le erano stati tracciati e trova rifugio tra i Ratti. Il gruppo vive ai margini: rapine, fughe, bunker, notti sotto la pioggia.
In questo contesto, Ciri non è più solo la “Prescelta”: è una delle tante, ma con potere. Deve vedere se stesso al servizio di una causa — o se serve lei stessa.
La banda non è esente da ideali romantici, ma è ferita e sporchissima, e l’adesione comporta sangue, colpe e nuove alleanze. Il mondo di Ciri cambia, la serie con lei.
Temi principali
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Ribellione e identità: Ciri rompe le aspettative, ma non sa ancora quale strada seguire.
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Potere e conseguenze: entrare in un gruppo di fuorilegge non significa essere liberi; significa sottostare a codici e rischi diversi.
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Famiglia alternativa: la banda dei Ratti diventa famiglia di sangue e rabbia, un rifugio e un carcere.
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Perdita e rinascita: abbandonare la propria posizione per scoprirne un’altra può essere una salvezza o una trappola.
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Transizione del personaggio: questo arco segna una metamorfosi che può ridefinire la sua direzione nella saga.
Produzione, cast e interpretazione
La stagione segna un’evoluzione visiva: colori più freddi, ambientazioni urbane degradate, scene d’azione “urbane” e meno fiabesche. Ciri — interpretata da Freya Allan — è al centro del cambiamento.
Il gruppo dei Ratti introduce nuovi volti e storie marginali che ampliano il mondo della serie e creano contrasti importanti con Geralt e gli altri protagonisti.
Cosa funziona & cosa potrebbe migliorare
| ✅ Punti di forza | ❌ Limiti |
|---|---|
| La svolta narrativa con Ciri è forte e rischiosa — e questo è un bene. | Alcune parti della storia dei Ratti risultano frammentarie e lasciano interrogativi sul “come” e “perché”. |
| L’ambientazione e il tono cambiano: più urbano, più crudo, più immediato. | Chi ama il “fato epico” dei Witcher potrebbe trovare la parte con la banda meno “big scale”. |
| Il gruppo dei Ratti offre una nuova prospettiva sociale e morale nel mondo fantastico. | Alcuni personaggi secondari della banda non sono ancora ben caratterizzati — potenziale inespresso. |
| La metamorfosi di Ciri è coerente e visivamente potente. | Il ritmo narrativo in certi episodi cala, in attesa che la trama principale riprenda forza. |
Voto finale
7,3 / 10
“La banda dei Ratti” è una scelta audace per la saga di The Witcher: cambia angolazione, fa uscire Ciri dal percorso “già tracciato” e porta il fantasy verso toni più “su strada”, più sporchi.
Non è perfetta — la transizione comporta difetti e momenti meno riusciti — ma è lontana dal rimanere nella zona di comfort.
Se ti interessa vedere The Witcher che cambia marcia, questa è una direzione da seguire.
Conclusione
La serie si assume il rischio di farci seguire una “principessa ribelle” più che un’eroina predestinata.
Questo significa che ci saranno momenti scomodi, zone d’ombra e poco splendore alla luce del tramonto. Ma se sei disposto a camminare con lei nelle fogne della città, potresti scoprire nuovi lati di un mondo che pensavi di conoscere bene.