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The Wolf of Wall Street: recensione del ritratto estremo di Wall Street

  • Categoria dell'articolo:Recensioni film

The Wolf of Wall Street, diretto da Martin Scorsese e interpretato da Leonardo DiCaprio, racconta la vera storia di Jordan Belfort, broker dai metodi spregiudicati, travolto da denaro, sesso, droga. In una New York degli anni ’90 senza freni, Belfort diventa l’emblema dell’avidità finanziaria, costruendo un impero con le azioni meno affidabili—basato su truffe, manipolazioni e un’atmosfera di farsa grottesca.

DiCaprio eccede e incanta nel caos morale

Leonardo DiCaprio regala una performance magnetica: un mix di fascino, energia e discesa nel baratro. Al suo fianco Jonah Hill, nei panni di Donnie Azoff, cattura il lato isterico e comico dell’eccesso. Margot Robbie incarna la compagna Naomi con eleganza e lucidità, anche nei momenti più scabrosi. Il loro intreccio alimenta grande parte della tensione emotiva del film.

Regia frenetica e montaggio potentemente provocatorio

Scorsese guida il racconto con ritmo travolgente: switch narrativi, freeze-frame, voice-over irriverenti e sequenze al limite del caricaturale rendono la visione un’esperienza sensoriale totalizzante. Un cinema che esplode in ogni fotogramma, tra festini sfrenati e ebrezza morale.

Cosa funziona

  • Energia narrativa senza freni: tre ore che scorrono come un ciclone visivo ed emotivo.

  • Performance da Oscar (non ufficiale): DiCaprio incarna Belfort con irriverenza e carisma.

  • Satira corrosiva del sogno americano: il film mette a nudo il lato oscuro della ricchezza facile.

Dove inciampa

  • Antieroe quasi irredimibile: l’assenza quasi totale di empatia verso il protagonista rischia di alienare lo spettatore.

  • Eccessi narrativi: l’orgia di sesso, droga e volgarità può stancare.

  • Contenuto morale ambiguo: il tono del film oscilla spesso tra celebrazione e condanna, senza una posizione netta.

Bilancio finale

The Wolf of Wall Street è un’opera provocatoria che mescola mercimonio morale, cinismo hollywoodiano e critica sociale. Sebbene rischioso e polarizzante, è uno degli affreschi più brucianti della cultura capitalista contemporanea, lungo e magniloquente come la sua ambizione fosca.

Il nostro voto

★★★★☆ 4 su 5
Un inno all’eccesso e una discesa nel caos morale con stile. Distruttivo, irresistibile, imperdibile… ma non per tutti.


✅ Pro & ❌ Contro

Aspetti positivi Aspetti negativi
Tensione narrativa altissima e ritmo inarrestabile Protagonista privo di empatia e difficile da apprezzare
Leonardo DiCaprio in stato di grazia Scene estreme che possono risultare eccessive
Critica corrosiva del sogno americano moderno Ambiguità morale: il film non prende posizione netta