Al momento stai visualizzando Robin Hood (serie 2025) – Il mito ritorna tra archi, ribellione e nuove regole

Robin Hood (serie 2025) – Il mito ritorna tra archi, ribellione e nuove regole

La storia di Robin Hood è stata raccontata in tantissime versioni, ma questa nuova incarnazione punta su un tono più robusto: ambientata subito dopo l’invasione normanna dell’Inghilterra del XII secolo, la serie segue un giovane Saxone figlio di un taglialegna e una nobile normanna che alleandosi tentano di sovvertire un regime corrotto.
Con protagonisti emergenti, un cast veterano in ruoli chiave e riprese in paesaggi europei che evocano il medioevo più spietato, la serie prova a dare freschezza a un mito.

Disponibile in streaming su Altadefinizione.

Trama in breve

Rob (Jack Patten), figlio di un taglialegna saxone, assiste alla brutalità della conquista normanna. Quando la sua terra viene distrutta, si unisce a una banda di ribelli che vivono fuori legge nella foresta, diventando una figura simbolo.
Dall’altro lato c’è Marian (Lauren McQueen), figlia di un lord normanno, che scopre le ingiustizie del suo mondo e sceglie di agire dall’interno della corte.
Insieme, Rob e Marian rappresentano due facce di una stessa battaglia: legittimità e ribellione, nobiltà e popolo. Il villain è il famigerato sceriffo di Nottingham (Sean Bean), che con pugno di ferro e torture mantiene l’ordine imposto.
La serie mescola azione, intrigo politico e romance, con un focus significativo sul conflitto tra classi, la ribellione e la trasformazione personale.


Temi principali

  • Classe e potere: Saxoni contro Normanni, nobili contro contadini: la serie non nasconde la questione sociale.

  • Identità e lealtà: Rob deve scegliere di quale parte stare; Marian deve decidere cosa rappresenta la sua nobiltà.

  • Giustizia e ribellione: “Rubare ai ricchi per dare ai poveri” non è solo slogan: è un atto politico e personale.

  • Romanticismo e azione: la relazione tra Rob e Marian non è solo amore proibito, ma alleanza strategica e mutamento.

  • Mito reinterpretato: la leggenda viene aggiornata, resa più oscura e meno idealizzata, spostando il racconto verso la durezza del medioevo.


Produzione, cast e stile

La serie è prodotta per MGM+ e girata in Serbia, con scenografie che richiamano foreste, castelli e villaggi distrutti. La regia e la fotografia puntano su toni cupi, luci spente, cieli grigi: niente fiaba luminosa, ma lotta dura.
Nel cast: Jack Patten nei panni di Rob, Lauren McQueen come Marian, Sean Bean nello sceriffo di Nottingham, Connie Nielsen come la regina Eleonora. Il cast mescola volti nuovi e attori esperti, offrendo una combinazione interessante.
La durata tipica per episodio è circa 60 minuti, con una stagione iniziale di 10 episodi prevista. Lo stile è epico ma intimista: battaglie, fughe nella foresta, corte normanna, ma anche silenzi e riflessioni.


Cosa funziona

  • Ambientazione ed estetica convincenti: la serie dà senso di luogo e tempo.

  • La dinamica Rob-Marian è forte: doppia prospettiva che dà profondità al racconto.

  • Villain ben scelto e interpretato: Sean Bean aggiunge gravitas al tutto.

  • Temi sociali più evidenti rispetto a molte versioni del mito: la serie cerca di fare qualcosa in più del semplice arciere buono.


Cosa lascia perplessi

✅ Pro ❌ Contro
Freschezza nell’interpretazione del mito: nuova faccia, nuovo tono. Ritmo all’inizio un po’ lento: serve tempo per entrare nella storia.
Produzione visiva solida, ambientazioni ben curate. Alcune licenze storiche e anacronismi possono infastidire chi cerca rigore storico.
Buon equilibrio tra azione, intrigo e romance. La leggenda è molto nota: rischia di apparire prevedibile in alcuni momenti.
Cast interessante, con vere star e volti emergenti. Il cambio di volto di Rob e la scelta di attore meno noto potrebbero non prendere subito tutti.

Voto finale

7,6 / 10
La serie Robin Hood (2025) è una reinterpretazione ambiziosa che merita attenzione. Non è perfetta, ma offre un racconto intenso, visivamente curato e narrativamente importante.
Se ami le versioni classiche del mito potresti attenderti più leggerezza o romanticismo, ma se cerchi una versione più oscura, politica e moderna del popolare arciere… vale la pena dargli una possibilità.


In conclusione

Se vuoi guardare un Robin Hood che non sorride mai troppo, che suda nel verde della foresta, che ammette la violenza e la politica, questa è la serie giusta.
Non è la fiaba della Sherwood illuminata dal sole: è la lotta, la ribellione, l’arco e la freccia che tagliano il silenzio.

GUARDALA GRATIS IN 4K SU ALTADEFINIZIONE